Una nuova tempesta giudiziaria scuote la politica pugliese, mettendo sotto accusa un ex assessore della Regione Puglia e il leader di Senso Civico, Alfonso Pisicchio, insieme al suo fratello Enzo, i quali sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Bari. Gli addebiti rivolti all’ex assessore della giunta Emiliano e alle altre cinque persone coinvolte (una in carcere e quattro agli arresti domiciliari) spaziano dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio alla truffa, dalla falsità materiale alla turbata libertà degli incanti. In particolare, si contestano anche reati come corruzione per l’esercizio della funzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e emissione di fatture per operazioni inesistenti.La vicenda ha avuto un epilogo drammatico quando Alfonso Pisicchio ha rassegnato le dimissioni dalla guida dell’Agenzia per la Tecnologia della Puglia poco prima di essere arrestato, sottolineando che tale scelta non nascondeva alcuna strategia occulta. La decisione dell’ex assessore di abbandonare il proprio incarico ha gettato ulteriormente ombre sulla già compromessa reputazione della classe politica locale.Questo ennesimo scandalo giudiziario getta una pesante ombra sul panorama politico regionale, sollevando interrogativi sulla trasparenza delle istituzioni e alimentando il malcontento dei cittadini nei confronti delle eeacute;lite dirigenti. La lotta contro la corruzione e la tutela dell’integrità delle istituzioni appaiono più che mai necessarie per ristabilire la fiducia dei cittadini nella classe dirigente e garantire una gestione pubblica etica ed efficiente.Il caso Pisicchio rappresenta solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di inchieste che hanno coinvolto esponenti della politica pugliese negli ultimi anni, evidenziando la fragilità del sistema anticorruzione e l’urgente bisogno di riforme strutturali per contrastare fenomeni illegali diffusi nel tessuto socio-economico della regione.
Nuovo scandalo politico in Puglia: Pisicchio e ex assessore agli arresti domiciliari
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