Un’espressione di sofferenza calcistica si è manifestata a Torino, dove il Torino ha subito una pesante sconfitta per 1-5 contro il Como nel posticipo della dodicesima giornata di Serie A.
Il risultato, al di là della fredda cronaca, rivela un divario marcato tra le due squadre, evidenziando le difficoltà del Torino a contenere la spinta offensiva ospite.
La partita, fin dalle prime fasi, ha delineato un quadro di squilibrio.
Il Como, con una manovra più fluida e una determinazione palpabile, ha saputo imporre il proprio gioco, sfruttando al meglio le lacune difensive del Torino.
La doppietta di Addai, orchestrata con abilità nel trovare spazi e precisione nel concludere, ha destabilizzato la retroguardia granata, aprendo la strada a una serata di recriminazioni.
Il suo primo gol al 36′ ha segnato un punto di svolta, mentre quello del 52′ ha consolidato il vantaggio, soffocando le velleità di rimonta dei padroni di casa.
La rete di Ramon al 71′, un colpo di genio che ha eluso la marcatura avversaria, ha amplificato il divario, mentre Nico Paz al 76′ ha aggiunto un ulteriore capitolo alla narrazione di un dominio incontrastato.
Il sigillo finale, con il gol di Baturina all’86’, ha confermato l’efficacia tattica e la superiore condizione atletica del Como.
Il Torino, nel tentativo di reagire, è riuscito a trovare la rete con Vlasic, trasformando un calcio di rigore al 47′.
Un guizzo isolato, però, non è stato sufficiente a invertire l’inerzia del match.
Il gol, sebbene temporaneo, ha offerto un breve spiraglio di speranza, immediatamente spento dalla rinnovata pressione del Como.
Al di là del risultato, la partita solleva interrogativi sulla tenuta difensiva del Torino e sulla necessità di ritrovare coesione e spirito combattivo.
La squadra di casa, apparsa spenta e priva di idee, dovrà analizzare attentamente gli errori commessi per cercare di invertire questa spirale negativa e ritrovare il giusto percorso in campionato.
La sconfitta, più di una semplice statistica, rappresenta una dolorosa lezione da interiorizzare e trasformare in stimolo per il futuro.









