## Il Custode della Cura: Un Viaggio nella Storia Sanitaria del PiemonteDal 25 novembre 2025 al 9 gennaio 2026, l’Archivio di Stato di Torino aprirà le sue porte a “Il Custode della Cura”, una mostra inedita che ripercorre la complessa e affascinante storia della sanità piemontese.
L’iniziativa, promossa dall’Archivio di Stato e dal Centro Documentazione Storia dell’Assistenza e della Sanità Piemontese (SASP) del DAIRI-R, celebra il centenario della trasformazione dell’ex ospedale San Luigi Gonzaga nella sede delle Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato, offrendo una riflessione profonda sul significato del patrimonio storico sanitario e sulla sua imprescindibile valenza culturale.
La mostra non si limita a esporre manufatti e documenti; si propone come un vero e proprio viaggio immersivo, attraverso le epoche e i luoghi che hanno plasmato l’assistenza sanitaria in Piemonte.
L’edificio stesso che ospita la mostra, un tempo avveniristico ospedale San Luigi, rappresenta un tassello fondamentale di questa narrazione: un modello architettonico e organizzativo che, due secoli fa, si distinse per la sua innovatività, influenzando l’evoluzione degli ospedali a livello internazionale.
“Il Custode della Cura” si articola in un percorso tematico articolato, che riunisce un eccezionale campionario di opere d’arte, archivi storici, arredi originali, strumenti scientifici, oggetti di devozione e testimonianze dirette.
Questo patrimonio diversificato ci permette di ricostruire il ruolo cruciale di figure spesso marginalizzate nella storia ufficiale: i generosi benefattori che finanziarono le prime strutture di cura, gli architetti che ne definirono l’aspetto e la funzionalità, i religiosi che gestirono le prime opere di assistenza, i medici pionieri, gli infermieri dediti e i pazienti, ognuno con la propria storia da raccontare.
La mostra nasce da un progetto di mappatura del patrimonio storico sanitario piemontese, culminato nell’e-book “Comunità e identità”, e rappresenta la prima occasione pubblica di fruizione di questo inestimabile tesoro.
La collaborazione tra le 18 Aziende Sanitarie Regionali è stata essenziale per la realizzazione della mostra, consentendo di recuperare e presentare materiali di grande valore, spesso conservati in archivi privati o in collezioni sparse.
“Questa iniziativa va oltre la semplice esposizione di oggetti storici,” sottolinea Antonio Maconi, direttore DAIRI-R e SASP.
“Il nostro obiettivo è restituire alla comunità una memoria condivisa, riconoscendo negli ospedali non solo luoghi di cura, ma veri e propri simboli dell’identità locale, espressione di una tradizione europea che lega indissolubilmente assistenza, cultura e solidarietà.
L’ospedale non è solo un edificio, ma un organismo sociale, un crocevia di storie, un baluardo contro la sofferenza.
“La mostra, patrocinata da Regione Piemonte e ACOSI, con il prezioso contributo di Banca Patrimoni Sella e C.
e inserita nel progetto Archivi e Salute del Cultural Welfare Center di Torino, offre una prospettiva innovativa sul ruolo dell’eredità storica nel benessere collettivo.
L’ASL TO4, con la riproduzione dell’articolo storico “Il Nuovo Ospedale di Ivrea”, offre un’ulteriore testimonianza dell’evoluzione dell’architettura e della pianificazione ospedaliera nel XX secolo.
“Il Custode della Cura” si preannuncia come un evento culturale di grande rilievo, capace di coinvolgere un vasto pubblico e di stimolare una riflessione profonda sul significato della cura, della memoria e del patrimonio storico come elementi fondamentali per il futuro della società piemontese.
Orari di apertura:Lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 9.00–13.30Mercoledì: 9.00–13.00 e 14.00–18.00(ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)Aperture straordinarie:29 e 30 novembre; 6, 7, 8, 13, 14, 27 e 28 dicembre, ore 16–19 (ultimo ingresso 18.30)23 dicembre, ore 19–22 (ultimo ingresso 21.30)









