Un’operazione di portata eccezionale, denominata “Orizzonte Sicuro”, è attualmente in atto nelle province di Roma e Latina, estendendosi anche a centri strategici come L’Aquila, Nettuno e Pomezia.
Oltre duecento agenti delle forze dell’ordine sono impegnati in un’azione coordinata volta a smantellare complesse reti di narcotraffico che hanno radici profonde nel tessuto sociale di diverse località costiere e non solo.
L’iniziativa, supervisionata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e guidata dal magistrato Francesco Cascini, si configura come un attacco diretto ai vertici di due organizzazioni criminali precedentemente operanti con apparente autonomia, ma ora riconosciute come parte di un sistema più ampio e strutturato.
L’ordinanza cautelare che ha portato all’arresto e alla custodia in carcere di quindici individui chiave, figure apicali all’interno delle due strutture, testimonia la complessità e l’importanza strategica di questi soggetti.
Le indagini, protrattesi per un periodo significativo e basate su una pluralità di fonti di prova, hanno permesso di ricostruire meccanismi sofisticati di approvvigionamento, distribuzione e riciclaggio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
La stima del volume d’affari, riferito esclusivamente alla vendita al dettaglio, si aggira intorno a diversi milioni di euro, cifre che riflettono l’impatto economico e sociale di queste attività illecite.
L’operazione coinvolge un ampio spettro di risorse operative della polizia: la squadra mobile di Roma, con la stretta collaborazione del corrispondente ufficio investigativo di Latina, rappresentano la forza propulsiva dell’azione.
A supporto, unità specializzate del Reparto Prevenzione Crimine, addestrate per individuare e contrastare comportamenti a rischio, equipaggi del Reparto Volo, per garantire rapidi interventi e supporto logistico, e unità cinofile altamente specializzate, capaci di individuare la presenza di sostanze stupefacenti anche in luoghi difficilmente accessibili.
“Orizzonte Sicuro” non è semplicemente un’operazione di contrasto alla droga, ma un intervento mirato a indebolire la capacità criminale di gruppi organizzati che, attraverso il traffico di stupefacenti, alimentano fenomeni di illegalità diffusa, corruzione e criminalità altrimenti connessi.
La portata dell’indagine suggerisce un’analisi più approfondita dei collegamenti tra queste organizzazioni e altre realtà criminali presenti sul territorio, con l’obiettivo di sradicare definitivamente le radici di questo fenomeno.
L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta alla criminalità organizzata, con un approccio sinergico e multidisciplinare volto a garantire la sicurezza dei cittadini e a ripristinare la legalità.








