Gran Galà di Danza: Solidarietà, Talento e Speranza in Umbria

Il Teatro Lyrick di Umbria ha fatto da cornice all’ottava edizione del Gran Galà di Danza “Il Sorriso di Beatrice”, un evento che trascende la semplice esibizione artistica per incarnare un profondo gesto di solidarietà.
Trecento giovani talenti provenienti da ventitré scuole di danza umbre hanno condiviso il palco, offrendo un caleidoscopio di espressioni coreutiche che spaziano dalle rigorose fondamenta della danza classica, alle avanguardie del contemporaneo, dall’energia contagiosa dell’hip hop, alla sensualità controllata della pole dance, fino all’eleganza e all’atletismo della danza sportiva.
L’iniziativa, nata dalla commovente visione di Ombretta Meniconi e Aldo Santi, genitori di Beatrice, è un omaggio alla figlia e una testimonianza di impegno civico.
La regia artistica, ancora una volta affidata a Ombretta Meniconi, ha orchestrato un flusso dinamico e coinvolgente, guidando il pubblico attraverso un viaggio emozionale fatto di movimento e musica.

La collaborazione con il Comitato per la Vita Daniele Chianelli, figura chiave di questo progetto, amplifica il significato dell’evento, trasformandolo in un concreto sostegno alla ricerca e all’assistenza medica.
Un momento particolarmente atteso è stato l’intervento delle Suore Bologna, divenute celebri grazie alla trasmissione “Tu sì que vales”, che con la loro performance ispirata al film con Whoopi Goldberg, hanno sprigionato un’esuberanza e una gioia di vivere che hanno contagiato l’intera platea, trasformando il teatro in un inno di speranza.

La conduzione sapiente della giornalista Paola Costantini ha tenuto il filo del discorso, sottolineando l’importanza della serata e creando un legame empatico con il pubblico.
Il Gran Galà di Danza non è solo spettacolo, ma un’azione concreta a favore dei piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

I proventi raccolti, anno dopo anno, hanno permesso di acquisire attrezzature all’avanguardia per la ricerca e la cura, contribuendo in modo significativo al progresso medico e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Negli ultimi tre anni, la generosità del pubblico ha finanziato l’ampliamento del “Residence Daniele Chianelli”, una struttura di accoglienza protetta per pazienti in terapia ambulatoriale, un rifugio sicuro con cinquanta appartamenti, uno dei quali dedicato alla memoria di Beatrice, simbolo di resilienza e speranza.

Quest’anno, la raccolta fondi si concentra sulla ristrutturazione del “Parco di Serenella”, un’oasi di gioco e svago adiacente al Residence, con l’obiettivo di arricchirlo con nuove strutture ludiche, per regalare momenti di gioia e spensieratezza ai bambini, piccoli guerrieri che affrontano con coraggio le sfide della malattia.

L’evento, dunque, si configura come un atto d’amore collettivo, una celebrazione della vita e un segno tangibile di speranza per il futuro.

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