Muro della Memoria: 800 Storie di Donne Vittime di Violenza a Napoli

Un labirinto di volti, un’eco di storie spezzate: si erge il Muro della Memoria, un monito tangibile e straziante allestito all’interno dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli.
Undici metri di fotografia e testimonianze, un tributo a quelle donne, madri, figlie, compagne, la cui esistenza è stata brutalmente interrotta dalla violenza maschile, spesso per mano di chi professava di amarle.
Un tributo che non dimentica, che non consente silenzi, che incanala la rabbia costruttiva in un impegno concreto per un futuro libero dalla paura.

L’iniziativa, promossa dal Centro Italiano Femminile (Cif) provinciale di Napoli, raccoglie, con una dolorosa cronologia, 800 storie, un numero che si espande costantemente, un dato che trascende il mero conteggio di vittime.
Ogni scheda è un universo intero: un nome, un volto, un sogno infranto, una famiglia devastata, un vuoto incolmabile.
Un numero che diventa carne, che si fa sentire.

Le curatrici Pina Scognamiglio e Claude Persico hanno meticolosamente raccolto e organizzato queste storie dal da, e nei libri fotografici, che offrono un’esposizione più ampia, un riconoscimento della vastità di un fenomeno sociale inaccettabile.

La realtà è impietosa: l’ombra della violenza sulle donne si allarga.

A livello nazionale, gli omicidi, in calo nel numero.
Un dato che non riflette l’appena.

Nel contesto regionale, il.

Un dato che.

L’iniziativa di denuncia emerge come l’urgenza di.
La presenza.
Nel.
, per offrire supporto psicologico e sociale alle donne.

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la consapevolezza che.

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