Oasi di Speranza a Foggia: Stanza Anti-Violenza per Donne

All’interno del Policlinico di Foggia, un’oasi di sicurezza e speranza si materializza: una stanza dedicata all’accoglienza di donne che hanno subito violenza, inaugurata in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne da parte dell’associazione “Il Cuore Foggia”.

Più che un semplice spazio fisico, questa stanza rappresenta un tassello fondamentale di un percorso olistico e multidisciplinare, il “Percorso Rosa”, promosso dall’associazione e supportato dai Clowns Dottori.
L’approccio del Percorso Rosa trascende la mera assistenza medica.

Si configura come un modello integrato che mira a fornire una risposta completa e coordinata, estendendo la cura ben oltre le pareti dell’ospedale.

Questo include l’offerta di un supporto psicologico specializzato, un accesso rapido ai servizi sociali territoriali e una connessione immediata con la rete di protezione antiviolenza locale, elementi cruciali per avviare un percorso di recupero e resilienza.
La stanza stessa è stata concepita come un ambiente terapeutico a tutti gli effetti.
L’allestimento, curato nei minimi dettagli, si basa su una potente narrazione visiva: una grafica emozionale raffigura mani che si tendono, simbolo tangibile di solidarietà, sostegno reciproco e rinascita della fiducia.

Le parole, incise sulle pareti con delicatezza, fungono da promesse: “Qui, cura e rispetto.
Qui, ascolto e protezione.
“L’attenzione all’esperienza sensoriale è evidente nella scelta di arredi confortevoli, come una poltrona accogliente per alleviare l’attesa, e in una piccola biblioteca, pensata anche per i bambini, riconoscimento del fatto che la violenza raramente colpisce un individuo isolato.

La palette cromatica, incentrata su tonalità calde e rassicuranti, contribuisce a creare un’atmosfera di calma e accoglienza, elementi essenziali per favorire un senso di sicurezza e abbattere le barriere emotive che spesso impediscono alle vittime di aprirsi.

La rinnovata stanza del Percorso Rosa si rivela dunque non solo uno spazio sicuro e adeguato alle specifiche esigenze delle donne che lo frequentano, ma soprattutto un potente veicolo di messaggio: un sussurro di speranza, un promemoria tangibile, un grido silenzioso rivolto a chi soffre: “Non sei sola”.

È un luogo di ripartenza, un invito a credere nel futuro e a ricostruire la propria dignità, passo dopo passo, con il supporto di una rete di professionisti e volontari impegnati a garantire un futuro più giusto e sicuro per tutte le donne.

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