Un impulso significativo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio montano piemontese: la Regione Piemonte destina 50.000 euro al Club Alpino Italiano (CAI), un investimento strategico che si inscrive nel più ampio Protocollo d’intesa 2025-2030, siglato a Macugnaga.
Questo stanziamento non è una mera erogazione di fondi, ma un atto concreto di impegno a lungo termine volto a salvaguardare un ecosistema complesso e a garantire un’esperienza alpina sicura, sostenibile e arricchente per tutti.
L’assessore regionale allo Sviluppo e promozione della montagna, Marco Gallo, sottolinea come questo contributo rappresenti un elemento chiave nella strategia di sviluppo montano, focalizzata sulla resilienza del territorio e sulla sua capacità di attrarre, non solo visitatori, ma anche di generare opportunità economiche per le comunità locali.
La montagna non è intesa come una risorsa da sfruttare, ma come un sistema interconnesso di elementi naturali, culturali ed economici che necessita di una gestione attenta e partecipata.
I fondi saranno impiegati in un ventaglio di interventi mirati, che vanno ben oltre la semplice manutenzione ordinaria.
Si prevede un aggiornamento e una verifica rigorosa dei percorsi escursionistici, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata, con l’obiettivo di integrarli nella Rete dei Percorsi Escursionistici regionale.
Questo processo non è solo una questione di catalogazione, ma un impegno a garantire la qualità e la sicurezza di ogni percorso, fornendo informazioni precise e aggiornate agli escursionisti.
Un’attenzione particolare sarà dedicata alla segnaletica, elemento cruciale per l’orientamento e la sicurezza in ambiente alpino.
Le risorse saranno destinate a rinnovare e migliorare la segnaletica dei tracciati più frequentati, assicurando la leggibilità e la durabilità dei segnali anche nelle condizioni meteorologiche più avverse.
Inoltre, il piano include interventi di cura e ripristino dei sentieri di maggiore rilevanza, come la Grande Traversata delle Alpi e il Sentiero Italia CAI, percorsi emblematici che rappresentano una sfida per gli escursionisti più esperti e un’occasione unica per scoprire la bellezza e la diversità del territorio alpino.
La manutenzione di rifugi e bivacchi, strutture vitali per la sicurezza e il soccorso in caso di emergenza, nonché punti di riferimento per le comunità locali, è un altro pilastro fondamentale del piano.
Questi rifugi non sono solo luoghi di sosta, ma veri e propri presidi di sicurezza che svolgono un ruolo cruciale nella gestione del territorio montano.
Il Piemonte vanta una rete di oltre 20.800 chilometri di sentieri e una vasta rete di strutture alpine, un patrimonio inestimabile che richiede un impegno costante di cura e collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità locali.
L’investimento annunciato è solo un tassello di un progetto più ampio, volto a promuovere un turismo sostenibile e responsabile, che sappia coniugare la valorizzazione del territorio con la tutela dell’ambiente e il benessere delle persone.
Il futuro delle montagne piemontesi passa attraverso un modello di sviluppo integrato, che metta al centro la comunità, la cultura e la sostenibilità.








