In concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’Arma dei Carabinieri lancia un’iniziativa complessa e articolata, ben più di una semplice campagna di sensibilizzazione.
Si tratta di un impegno strutturale e multidimensionale volto a creare un fronte comune contro la violenza di genere, integrando azioni repressive, misure di supporto alle vittime, prevenzione culturale e innovazione tecnologica.
L’Arma riconosce la violenza di genere non come un problema isolato, ma come una manifestazione di disuguaglianze radicate, alimentate da stereotipi culturali e pregiudizi che persistono nella società.
Per questo, l’iniziativa si pone l’obiettivo di promuovere un cambiamento profondo, che coinvolga non solo le istituzioni, ma l’intera comunità.
Al cuore dell’azione vi è un potenziamento del supporto diretto alle vittime.
Le Stazioni Carabinieri, presidi capillari sul territorio, rappresentano il primo punto di contatto, offrendo ascolto, accoglienza e informazioni.
Il progetto “Una stanza tutta per sé”, in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, ha creato un network di spazi sicuri e tecnologicamente attrezzati per audizioni riservate, ampliato dalla versione “portatile” che facilita l’accesso ai servizi anche in aree remote.
L’evoluzione verso la “Sala Lanzarote” dimostra una continua ricerca di soluzioni innovative per garantire la protezione e la dignità delle vittime.
Parallelamente, l’Arma intensifica l’azione repressiva, con un aumento significativo degli arresti per reati connessi al Codice Rosso.
Questa risposta repressiva è supportata da un’analisi criminologica avanzata, condotta dalla Sezione Atti Persecutori, che raccoglie e interpreta dati a livello nazionale, contribuendo a definire strategie di intervento mirate e tempestive.
La Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno, composta da personale altamente specializzato, funge da collegamento tra i reparti territoriali e la Sezione Atti Persecutori, garantendo un flusso di informazioni efficiente e una risposta coordinata.
La prevenzione culturale rappresenta un pilastro fondamentale dell’iniziativa.
L’Arma collabora attivamente con scuole, comunità locali e organizzazioni non profit per promuovere una nuova cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della valorizzazione delle differenze.
Incontri formativi, campagne di sensibilizzazione e attività di educazione civica mirano a decostruire stereotipi di genere e a promuovere relazioni sane e paritarie.
L’innovazione tecnologica è integrata come strumento di protezione.
Il progetto “Mobile Angel”, realizzato in collaborazione con Soroptimist International d’Italia e varie fondazioni non profit, offre alle vittime la possibilità di inviare richieste di aiuto direttamente alle Centrali Operative dell’Arma e di essere geolocalizzate, rafforzando la loro percezione di sicurezza e contribuendo a scoraggiare comportamenti violenti.
La formazione del personale è un investimento costante.
L’Istituto Superiore di Tecniche Investigative specializza ufficiali di polizia giudiziaria nell’utilizzo di tecniche avanzate e strumenti innovativi, mentre la collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi offre seminari dedicati agli aspetti di psicologia comportamentale, per migliorare l’interazione con le vittime vulnerabili.
L’illuminazione di caserme e edifici pubblici di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, simboleggia un impegno tangibile e visibile a contrastare la violenza di genere, testimoniando la determinazione dell’Arma dei Carabinieri a proteggere la dignità e la sicurezza di ogni donna.
L’obiettivo futuro è rafforzare ulteriormente la rete di supporto, incrementare le competenze operative e promuovere una cultura del rispetto che permei ogni aspetto della vita sociale.









