Un silenzioso corteo di presenze assenti ha invaso le vie del centro storico di Alessandria, in una toccante installazione artistica realizzata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Decine di paia di scarpe rosse, recuperate dai bidoni di una municipalizzata, si sono disposte lungo i marciapiedi, una compagna silenziosa che urla, senza parole, l’atroce realtà della perdita e della violenza di genere.
Ogni calzatura, appartenuta a una vita spezzata, è un monito tangibile, un frammento di esistenza strappato via dalla brutalità.
Un numero preciso, una statistica agghiacciante che si materializza in una tangibile rappresentazione del dolore collettivo.
Queste non sono semplici scarpe; sono simboli di potenzialità negate, di sogni infranti, di futuro cancellato.
Sono la voce di chi non può più parlare, il grido di chi ha subito l’indicibile.
L’azione, oltre ad essere una potente dichiarazione di intenti, si configura come un atto di memoria collettiva, un invito a non dimenticare le vittime e a riflettere sulle cause profonde della violenza contro le donne.
Il gesto di recuperare queste scarpe, destinate allo scarto, le trasforma in oggetti di significato, restituendo loro dignità e visibilità.
Parallelamente, nella centralissima Piazza della Lega, l’installazione urbana “Il sangue delle farfalle”, creata dall’artista Lidia Mendez, si integra nel percorso evocativo delle scarpe rosse.
L’opera, simbolicamente potente, evoca la fragilità della vita e la sua vulnerabilità di fronte alla violenza, un’analogia che amplifica il messaggio di dolore e di denuncia.
Il Sindaco, Giorgio Abonante, ha sottolineato l’impegno continuo dell’amministrazione comunale in questo ambito, non solo attraverso azioni simboliche ma anche con interventi concreti di sostegno alle donne vittime di violenza e di prevenzione.
L’azione artistica rappresenta un’occasione preziosa per sensibilizzare la comunità e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
La rottura simbolica di una gabbia, prevista per il pomeriggio, rappresenta un auspicio: liberare le donne dall’isolamento, una delle armi più insidiose utilizzate per perpetrare la violenza.
Il messaggio è chiaro: la città è al fianco delle donne, senza riserve, in un impegno costante e imprescindibile.









