Il capitolo dedicato alla guida della Questura di Cuneo volge al termine con il trasferimento del Dott. Carmine Rocco Grassi, destinato a Parma, dopo due anni di servizio proficuo.
Al suo posto, dal 1° dicembre, assumerà l’incarico la Dott.ssa Rosanna Minucci, dirigente di comprovata esperienza, proveniente dalla Polfer di Genova e con un pregresso ruolo nella divisione Pasi della Questura cuneese.
Il percorso di Grassi, foggiano, classe 1964, è stato caratterizzato da un impegno costante volto a ridefinire il rapporto tra istituzioni e cittadinanza.
Insediatosi nel ruolo di Questore nell’agosto del 2023, Grassi ha perseguito una strategia improntata a una riflessione profonda sulla percezione della sicurezza, operando al di là della semplice analisi dei dati statistici.
Pur registrando una tendenza alla diminuzione degli indicatori di criminalità, ha riconosciuto l’importanza di affrontare le preoccupazioni sentite dalla comunità, lavorando attivamente per costruire una narrazione più positiva e trasparente.
L’azione amministrativa di Grassi si è distinta per una linea ferma e rigorosa nei confronti di attività commerciali che hanno generato disordini e problemi di ordine pubblico.
Il suo operato ha portato all’emissione di quattordici provvedimenti di sospensione, equamente distribuiti tra la città capoluogo e il territorio provinciale, dimostrando una volontà di non tollerare comportamenti che compromettano la tranquillità pubblica.
Particolarmente significativa è stata l’operazione “Iron Rod”, condotta nell’estate del 2024, che ha mirato a contrastare il fenomeno del caporalato nelle Langhe, un’emergenza sociale ed economica che affligge il tessuto produttivo locale.
Parallelamente, l’impegno nella lotta al traffico di stupefacenti si è concretizzato nell’operazione “Lindor” a Bra, con un bilancio di numerosi arresti e il sequestro di una notevole quantità di sostanze illecite, inclusa la cosiddetta “purple drank”, un mix pericoloso associato alla cultura trap e che destava particolare allarme tra le forze dell’ordine e nelle comunità più giovani.
Grassi attribuisce i risultati ottenuti a un’analisi operativa quotidiana e capillare, che ha permesso di comprendere le dinamiche del territorio e di indirizzare le risorse in modo efficace.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di interventi mirati, come il rinnovamento del posto di polizia presso il pronto soccorso di Cuneo, un presidio fondamentale per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti.
L’attività di contrasto all’immigrazione clandestina e al degrado urbano ha completato il quadro di un impegno a tutto tondo per la sicurezza e la vivibilità del territorio.
Un aspetto particolarmente sentito è stato il lavoro sul tema della violenza di genere.
L’aumento significativo degli ammonimenti, percepiti come strumenti di prevenzione efficaci, testimonia un approccio proattivo volto a tutelare le vittime e a modificare i comportamenti dei maltrattanti.
L’avvio del protocollo “Zeus”, un programma innovativo per il recupero degli uomini violenti, riflette una visione ampia e lungimirante, che guarda alla radice del problema per prevenirne la recidiva.
L’eredità del Dott. Grassi si configura dunque come un punto di partenza solido per la Dott.ssa Minucci, chiamata a proseguire il percorso di miglioramento della sicurezza e della qualità della vita nella provincia di Cuneo.







