Il cantiere della Torre dei Conti, cuore pulsante di un ambizioso progetto di recupero nel cuore dei Fori Imperiali, è stato oggetto di un intervento di dissequestro parziale.
La decisione, frutto di un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti, giunge a distanza di alcuni mesi dalla tragica frana del 3 novembre, evento che ha in modo irreparabile segnato la storia del sito archeologico e ha strappato la vita a un lavoratore.
L’incidente, la cui dinamica è ancora al vaglio delle indagini, ha portato alla sospensione immediata dei lavori e alla completa interdizione dell’area.
Il crollo, seppur localizzato, ha evidenziato fragilità strutturali preesistenti e la complessità intrinseca alla gestione di un cantiere incastonato in un contesto archeologico di tale importanza.
La Torre dei Conti, edificio medievale che si ergeva a testimonianza di un passato millenario, si è rivelata, inaspettatamente, vulnerabile a dinamiche geologiche e a possibili errori di valutazione.
Il dissequestro parziale, attentamente delimitato, consente il riavvio di alcune attività di monitoraggio e di indagine.
L’obiettivo primario è comprendere a fondo le cause del crollo, analizzando non solo le caratteristiche del terreno e la stabilità della torre, ma anche le procedure di sicurezza applicate e l’adeguatezza dei sistemi di controllo.
Si tratta di un’analisi multidisciplinare che coinvolge geologi, ingegneri strutturisti, archeologi e esperti in sicurezza sul lavoro.
La decisione di concedere questo dissequestro mirato non implica un ritorno alla normalità, bensì un passo cautelativo verso la ripresa dei lavori, improntato alla massima prudenza e al rispetto delle più stringenti normative.
Vengono implementati protocolli ancora più rigorosi, con un’attenzione particolare alla prevenzione di rischi e alla garanzia della sicurezza di tutti gli operatori coinvolti.
Il progetto di recupero della Torre dei Conti, inteso come un tassello fondamentale per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Roma, si trova ora ad affrontare una sfida complessa.
Oltre all’aspetto tecnico-costruttivo, emergono interrogativi profondi sulla responsabilità, sulla gestione del rischio e sulla necessità di una governance più trasparente e partecipata in progetti di tale portata.
Il ritorno alla Torre dei Conti, una volta ristabilita la sicurezza e la stabilità, rappresenterà un segnale di rinascita per la città e un monito costante per il futuro.
La memoria del lavoratore scomparso guiderà ogni azione, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.








