L’anno 2024 ha segnato un’accelerazione significativa nel panorama delle prestazioni di sostegno al reddito dei lavoratori involontariamente disoccupati in Italia, come emerge dai dati recenti forniti dall’Osservatorio INPS sulle politiche occupazionali.
Il numero complessivo di trattamenti NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per i Presti Lavori Dipendenti) ha raggiunto la cifra di 2.095.615, registrando un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente.
Un dato che, per ampiezza, rappresenta un punto di svolta negli ultimi sei anni e che riflette, con probabilità, dinamiche complesse e stratificate del mercato del lavoro.
L’analisi più approfondita dei dati rivela una disparità di genere nell’aumento dei trattamenti.
Si osserva infatti una crescita più marcata tra i beneficiari maschi, con un incremento dell’8,1%, rispetto alle donne, che hanno visto un aumento del 5,1%.
Questa differenza non è meramente numerica; denota potenziali divergenze nei profili occupazionali, nelle tipologie contrattuali e nei settori di impiego che subiscono maggiormente le fluttuazioni economiche.
Ad esempio, settori a forte intensità maschile, come l’industria o i cantieri, potrebbero aver subito contrazioni più accentuate rispetto a comparti con una maggiore presenza femminile, come i servizi o il terziario.
Il totale dei beneficiari NASpI si è attestato a 2.017.500, un picco che alimenta interrogativi sulle condizioni del mercato del lavoro e sulla sua capacità di assorbire la forza lavoro.
Questo aumento, considerato nel contesto macroeconomico, suggerisce una potenziale debolezza nella creazione di nuove opportunità di impiego o una maggiore precarietà del lavoro, con contratti a termine o part-time che rendono i lavoratori più vulnerabili alla perdita del posto.
È importante sottolineare che l’aumento dei trattamenti NASpI non è necessariamente un indicatore univoco di crisi occupazionale.
Può anche riflettere una maggiore consapevolezza da parte dei lavoratori dei propri diritti e una più efficiente accessibilità alle prestazioni di sostegno, grazie a procedure semplificate o campagne di informazione.
Tuttavia, l’incidenza elevata di beneficiari NASpI richiede un’analisi critica delle politiche attive del lavoro, con particolare attenzione alla riqualificazione professionale e all’accompagnamento dei lavoratori verso nuove opportunità.
La sfida per il futuro è quella di trasformare questa ondata di disoccupazione involontaria in un’opportunità per promuovere un mercato del lavoro più inclusivo, resiliente e capace di offrire condizioni di lavoro dignitose e stabili per tutti.
L’INPS, con il suo Osservatorio, gioca un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nell’interpretazione di questi fenomeni, fornendo dati cruciali per orientare le scelte di politica economica e sociale.








