Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha chiarito che Osama Njeem Almasri non è mai stato considerato un interlocutore del Governo per quanto riguarda le questioni legate alla gestione e al contrasto del fenomeno migratorio. In risposta alle voci che suggerivano possibili pressioni indebite o minacce da parte di terzi durante la gestione della vicenda, il ministro ha smentito categoricamente tali accuse. Ha enfatizzato che il Governo non ha ricevuto alcun atto o comunicazione che potesse essere interpretato come una forma di pressione indebita. Ogni decisione presa è stata basata su valutazioni attentamente ponderate e nell’interesse esclusivo della tutela degli interessi nazionali. Queste dichiarazioni sono state rese durante l’informativa alla Camera sul caso Almasri, con l’intento di dissipare ogni dubbio sulla correttezza e trasparenza delle azioni governative in merito a questa delicata questione.
Ministro dell’Interno: nessuna pressione indebita nel caso Almasri
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