Giornalismo in sciopero: Valdosta in campo per un contratto subito

La giornata del 28 novembre 2025 si preannuncia un momento cruciale per il mondo del giornalismo italiano, con un presidio significativo organizzato dall’Associazione Stampa Valdostana sotto Palazzo regionale a Aosta.
L’iniziativa, fissata per le ore 11:30, si inserisce in una giornata di sciopero nazionale, proclamata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) in risposta a una situazione di stallo che affligge la professione da anni.
Il cuore della protesta risiede nella necessità urgente di un rinnovamento del contratto collettivo Fnsi-Fieg, ormai scaduto da quasi un decennio.
Questo lasso di tempo ha generato una crescente precarietà e una progressiva erosione dei diritti dei giornalisti, sia dipendenti che freelance, che si trovano a operare in un contesto sempre più complesso e competitivo.
La richiesta di un “contratto subito” non è semplicemente una rivendicazione salariale, ma una battaglia per la dignità professionale e la tutela del lavoro intellettuale.

Il sindacato non si limita a sollevare questioni economiche, ma pone al centro della propria piattaforma una serie di temi cruciali per il futuro del giornalismo.

L’utilizzo crescente dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, ad esempio, rappresenta una sfida inedita che richiede una regolamentazione attenta e precisa per evitare distorsioni, abusi e la svalutazione del lavoro umano.
La proposta di norme specifiche in questo ambito riflette la consapevolezza che la tecnologia, pur offrendo opportunità, può anche minacciare l’autonomia e la creatività dei giornalisti.

La mobilitazione assume un significato più ampio quando si considera il ruolo fondamentale che il giornalismo svolge all’interno di una società democratica.
Un giornalismo indipendente, pluralistico e di qualità è un pilastro essenziale per garantire la trasparenza, il controllo del potere e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
Riconoscere economicamente questo ruolo cruciale non è solo una questione di giustizia, ma un investimento nella salute della democrazia stessa.
Il presidio valdostano si prefigge di amplificare queste istanze, accogliendo la partecipazione di delegazioni di importanti organizzazioni sindacali come CGIL, CISL, SAVT e UIL, a testimonianza del carattere trasversale della protesta.

Successivamente, una delegazione sindacale sarà ricevuta dalla presidenza del Consiglio Valle, un gesto simbolico volto a portare direttamente all’attenzione delle massime istituzioni regionali le preoccupazioni e le rivendicazioni del mondo del giornalismo, richiamando l’attenzione sulla necessità di salvaguardare la libertà di stampa e la dignità del lavoro giornalistico come diritti fondamentali per la comunità.

La giornata si configura quindi come un appuntamento cruciale per il futuro del giornalismo italiano e la sua capacità di svolgere il ruolo essenziale che gli compete nella società.

- pubblicità -
- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap