L’edilizia genovese, motore trainante dell’economia provinciale, celebra i suoi ottant’anni di attività con numeri che testimoniano una vitalità e una crescita innegabili.
L’associazione nazionale costruttori edili (ANCE) Genova, durante l’assemblea pubblica “Costruire è crescere” a Palazzo Ducale, ha tracciato un percorso segnato da trasformazioni profonde e da un impatto sempre più rilevante sul tessuto socio-economico del territorio.
Con un contingente di manodopera che raggiunge il record storico di 14.629 unità attive nel 2024, e oltre 14,5 milioni di ore lavorate, il settore edile si conferma il primo comparto produttivo privato della provincia, contribuendo per oltre il 12% al Prodotto Interno Lordo (PIL) locale.
Questa solida performance si riflette anche nella crescita esponenziale del numero di imprese associate, passate da 169 a 259 nell’arco di soli cinque anni, evidenziando un’attrattività crescente e una capacità di adattamento alle nuove dinamiche del mercato.
Il percorso tracciato dall’ANCE Genova non è semplicemente una cronistoria di numeri, ma un racconto di resilienza e progresso.
Dalla ricostruzione post-bellica, un periodo di sforzi monumentali per ridare forma e sostanza a una città devastata, fino all’attuale fase di implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il settore edile ha costantemente dimostrato la sua capacità di rispondere alle sfide e di contribuire alla riqualificazione urbana.
“Abbiamo narrato un cammino straordinario di sviluppo e trasformazione,” ha sottolineato il presidente di ANCE Genova, Giulio Musso, evidenziando l’importanza di instaurare un rapporto di collaborazione e fiducia con il pubblico per la gestione efficace dei finanziamenti, la creazione di partenariati strategici e l’ottimizzazione delle procedure amministrative.
La fiducia del pubblico, infatti, si rivela un fattore cruciale per la realizzazione di progetti ambiziosi e per la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile.
L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto costruttivo con il territorio, focalizzandosi sulle sfide future e sulle opportunità di crescita.
Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’edilizia come motore trainante per lo sviluppo economico e occupazionale regionale.
L’attenzione si sposta ora verso un futuro in cui l’edilizia non sarà solo sinonimo di costruzione, ma anche di innovazione, sostenibilità e digitalizzazione.
L’evoluzione del settore edile ligure si preannuncia caratterizzata da un’integrazione sempre maggiore di tecnologie avanzate e da un approccio sempre più orientato alla tutela dell’ambiente.
L’adozione di materiali eco-compatibili, l’ottimizzazione dei processi costruttivi per ridurre gli sprechi energetici e l’implementazione di soluzioni innovative per la gestione delle acque piovane sono solo alcune delle direzioni che il settore intende perseguire per garantire un futuro più sostenibile e resiliente.
La capacità di innovare e di adattarsi ai cambiamenti climatici diventerà un elemento imprescindibile per la competitività e la sopravvivenza delle imprese edili liguri.








