Nel cuore pulsante della Grecia antica, un rituale secolare ha preso vita, segnando l’inizio del viaggio olimpico.
Mary Mina, nel ruolo di una sacerdotessa che incarna la saggezza e la grazia di epoche passate, ha compiuto l’atto solenne dell’accensione della fiamma olimpica.
La scena, carica di riverenza e significato storico, si è svolta all’interno del Museo Archeologico, un tempio di memoria dove il tempo sembra essersi fermato.
Testimone silenziosa dell’evento, la maestosa statua in marmo di Nike di Peonio, scultrice di ineguagliabile talento vissuta attorno al 420 a.
C.
, irradiava la sua aura di vittoria e prosperità.
La sua immagine, simbolo dell’olimpismo originario, sembrava quasi benedire l’atto che si compiva di fronte a lei, un ponte tra il passato glorioso e il presente dinamico dei Giochi.
Le recenti condizioni meteorologiche, caratterizzate da piogge insistenti, hanno imposto un’inaspettata variazione rispetto al protocollo tradizionale.
L’impossibilità di sfruttare lo specchio parabolico, strumento che concentra i raggi solari per l’accensione rituale, ha richiesto un’adeguamento per garantire la continuità del rito.
Questa deviazione, lungi dal diminuire il significato, ha enfatizzato la resilienza e l’adattabilità, virtù fondamentali che hanno sempre contraddistinto lo spirito olimpico.
La fiamma, già accesa con successo durante una prova preparatoria lunedì, giorno di cielo sereno e favorevole, è stata custodita con la massima cura, in attesa del momento culminante.
Questa scelta, improntata alla prudenza e alla preparazione, ha permesso di preservare l’integrità della fiamma e assicurare la sua solenne apparizione, nonostante le sfide imposte dal clima.
L’evento non è stato solo un atto cerimoniale, ma una potente evocazione della storia greca, un omaggio alla sua eredità culturale e un promemoria dei valori che hanno ispirato i primi Giochi Olimpici: l’eccellenza, la determinazione, il rispetto e l’armonia.
La fiamma olimpica, ora pronta a intraprendere il suo viaggio attraverso il mondo, porta con sé questi ideali eterni, illuminando il cammino verso un futuro di pace e collaborazione.









