Sanità regionale: piano da 3 milioni per ridurre le liste d’attesa

La Giunta regionale ha dato avvio a un piano strategico volto a rimodulare l’erogazione di servizi specialistici ambulatoriali, focalizzandosi sulla riduzione drastica dei tempi di attesa per le prestazioni considerate prioritari e con impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini.

L’iniziativa, supportata da un investimento di 3 milioni di euro distribuito tra il 2025 e il 2026, rappresenta una risposta concreta a una delle principali criticità segnalate dal tessuto sociale regionale, evidenziando un impegno verso una sanità più efficiente e accessibile.

L’approccio adottato si caratterizza per la flessibilità e l’integrazione di risorse pubbliche e private, in un’ottica di ottimizzazione dell’offerta sanitaria.

Il coinvolgimento di strutture sanitarie private accreditate, gestito attraverso l’Agenzia Regionale per i Servizi di Salute e Sociale (Ares), mira a colmare le lacune esistenti e ad accelerare il processo di riduzione delle liste d’attesa, garantendo al contempo la trasparenza e la qualità delle prestazioni erogate.
Questo modello, lungi dall’essere una soluzione temporanea, si configura come un elemento di una strategia più ampia volta a riorganizzare i flussi di cura e a rafforzare la resilienza del sistema sanitario regionale.
L’analisi epidemiologica e le rilevazioni dettagliate sulle liste d’attesa hanno permesso di identificare le aree di maggiore criticità, concentrando gli sforzi su interventi di cataratta, procedure endoscopiche (colonscopie e gastroscopie) e diagnostica per immagini avanzata (risonanze magnetiche, mammografie e tomografie computerizzate – TAC).
Questa selezione mirata consente di indirizzare le risorse in modo più efficace, massimizzando l’impatto sulla popolazione.

La distribuzione delle risorse economiche è stata calibrata sulla base della popolazione residente nelle diverse aziende sociosanitarie locali (ATS), al fine di promuovere una maggiore equità nell’accesso ai servizi sanitari su tutto il territorio regionale.

Questa equa distribuzione riflette la volontà di contrastare le disparità territoriali e garantire a tutti i cittadini pari opportunità di ricevere cure tempestive.

L’Ares, in qualità di soggetto attuatore, provvederà alla pubblicazione di un avviso pubblico rivolto alle strutture private accreditate, delineando i requisiti e le modalità di partecipazione al programma.
Le ATS, a loro volta, dovranno definire e comunicare entro un termine specifico i propri fabbisogni in termini di prestazioni, contribuendo a una pianificazione condivisa e ottimizzata.
L’integrazione delle agende dedicate all’interno del sistema di prenotazione centralizzato (Cup) faciliterà l’inserimento degli utenti e, soprattutto, permetterà un monitoraggio continuo e mensile dell’andamento delle liste d’attesa, grazie alla collaborazione dei Responsabili Unici per la Gestione delle Liste d’Attesa Aziendali (RUGLA).

Questo sistema di monitoraggio, basato su dati reali e misurabili, consentirà di valutare l’efficacia del piano e di apportare eventuali correzioni o modifiche in corso d’opera, garantendo un approccio dinamico e orientato ai risultati.

L’iniziativa non si limita all’erogazione delle prestazioni, ma include un sistema di feedback e controllo per assicurare una gestione efficiente e una costante ottimizzazione del servizio offerto alla comunità.

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