Sordocecità: Riconoscimento Legale, una Vittoria per i Diritti

Un traguardo legislativo di profonda rilevanza sociale ha segnato il recente panorama italiano, con l’approvazione del disegno di legge Semplificazioni-bis, un atto che ridefinisce il riconoscimento legale della sordocecità, ponendola a pieno titolo come una disabilità specifica e unica.
Questa decisione, frutto di un decennio di incessante impegno da parte della Fondazione Lega del Filo d’Oro, va ben oltre una mera modifica formale: rappresenta una pietra miliare nella tutela dei diritti di una comunità spesso invisibile e marginalizzata.

Il provvedimento interviene sulla legge 107/2010, ampliandone significativamente l’ambito di applicazione.

Non si limita più a definire la sordocecità in termini restrittivi, ma estende il riconoscimento a un ventaglio molto più ampio di individui che presentano compromissioni combinate, totali o parziali, di vista e udito.
L’elemento cruciale è l’assenza di limiti temporali o di insorgenza, abbracciando così persone con patologie congenite o acquisite nel corso della vita.
Questa scelta legislativa riconosce la complessità e la variabilità delle esperienze vissute da chi convive con una doppia privazione sensoriale.

I dati ufficiali stimano che questo provvedimento influenzi positivamente la vita di oltre 360.000 persone in Italia.

Il Presidente Rossano Bartoli ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando come questo atto legislativo sia in linea con gli standard europei e i principi sanciti dalle Nazioni Unite, e come esso apra a nuove prospettive per l’esercizio dei diritti fondamentali.

La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha evidenziato l’importanza di allineare la normativa italiana con le direttive internazionali, ribadendo l’impegno del governo a garantire una tutela efficace e concreta per le persone sordocieche e le loro famiglie.

Nonostante l’importanza di questo riconoscimento legale, la strada verso una piena inclusione resta irta di sfide.
Una recente indagine condotta dall’Istituto AstraRicerche, commissionata dalla Lega del Filo d’Oro, rivela una percezione di inadeguatezza nel supporto offerto alle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale.
Solo una minoranza, il 27,8% del campione intervistato, ritiene che le risorse e i servizi forniti dalle istituzioni siano sufficienti a soddisfare le reali necessità.
Un dato significativo è la forte dipendenza dalle organizzazioni del Terzo Settore, come la Lega del Filo d’Oro, che svolgono un ruolo cruciale nell’integrazione e nell’assistenza.
Il 69,2% degli intervistati riconosce l’importanza vitale di queste realtà nel supportare le persone con disabilità e le loro famiglie, colmando spesso le lacune del sistema pubblico.
Il Comitato persone sordocieche della Fondazione, rappresentato da Francesco Mercurio, sottolinea con forza la necessità di tradurre questo progresso legislativo in azioni concrete e diritti effettivamente esercitabili nella vita quotidiana.
La sfida è ora quella di garantire un accesso equo a servizi di qualità, opportunità di istruzione e formazione, e un ambiente inclusivo che permetta alle persone sordocieche di esprimere appieno il loro potenziale.
Solo allora, l’inclusione potrà smettere di essere un’aspirazione e diventare una realtà tangibile, un diritto riconosciuto e garantito per chi vive con la duplice privazione di vista e udito.

L’attenzione ora si concentra sulla fase attuativa, affinché questo atto legislativo possa realmente migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e delle loro famiglie.

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