Le elezioni parlamentari in Kosovo rappresentano un momento cruciale per il futuro del Paese, con il partito ‘Vetevendosje’ guidato dal premier Albin Kurti considerato favorito. Tuttavia, l’incertezza politica e lo stallo nel dialogo con la Serbia gettano ombre sul percorso di integrazione europea sia per Pristina che per Belgrado. Mentre i sondaggi indicano una probabile vittoria del partito di Kurti, si prevede che la percentuale di consensi potrebbe essere inferiore rispetto alle elezioni precedenti.L’opposizione è rappresentata da tre formazioni principali di destra o centrodestra – il Partito democratico del Kosovo (Pdk), la Lega democratica del Kosovo (Ldk) e una coalizione guidata dall’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) che comprende anche l’Iniziativa socialdemocratica (Nisma) e la Lista conservatrice del Kosovo (Lkk). La campagna elettorale è stata caratterizzata dai temi economici e dalla lotta alla corruzione, mentre la questione del dialogo con la Serbia è stata marginalizzata.La minoranza serba, che conta circa 100 mila abitanti su una popolazione complessiva di quasi 2 milioni di persone, è rappresentata da sei formazioni politiche, con Srpska Lista (SL) come principale partito legato a Belgrado e al presidente Aleksandar Vucic. L’obiettivo della formazione è conquistare tutti i dieci seggi riservati alla popolazione serba locale nel parlamento composto da 120 seggi, di cui 20 assegnati a rappresentanti delle minoranze.Con oltre 2 milioni di elettori chiamati alle urne, tra cui 105 mila residenti all’estero, l’elettorato ha a disposizione 1.280 candidati appartenenti a 28 diversi partiti, coalizioni e liste civiche. Inoltre, circa 100 mila giovani voteranno per la prima volta in queste elezioni storiche. L’Unione Europea monitorerà il processo elettorale attraverso un centinaio di osservatori fino alla chiusura dei seggi alle ore 19.
Elezioni parlamentari in Kosovo: incertezza politica e stallo nel dialogo con la Serbia.
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