L’Hotel Ramada di Napoli ha fatto da cornice a un importante momento di confronto per la Uilm Campania, con la partecipazione di oltre duecento delegati e ospiti.
L’incontro, il primo evento pubblico successivo alla firma del rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, ha rappresentato un’occasione cruciale per analizzare le implicazioni dell’accordo e per affrontare le complesse sfide che gravano sull’industria regionale.
Il segretario generale nazionale della Uilm, Rocco Palombella, ha posto l’accento sul significato del contratto come fattore di resilienza e speranza per i delegati in prima linea nella difesa di posti di lavoro e diritti.
Ha sottolineato come, in un contesto economico e sociale caratterizzato da fragilità, il contratto non sia solo un documento legale, ma un vero e proprio baluardo per i lavoratori, un simbolo tangibile del riconoscimento dei loro diritti fondamentali.
La situazione industriale campana è stata descritta come ben oltre una semplice crisi: una tragedia che investe interi comparti produttivi.
L’impegno della Uilm è volto alla salvaguardia del tessuto industriale, con un’attenzione particolare a settori strategici come l’automotive, la cantieristica, con aziende di primaria importanza come Fincantieri e Leonardo, e con un’urgenza specifica per la gestione della complessa situazione ereditata dalla ex Whirlpool, che richiede soluzioni che vadano al di là delle mere misure di sostegno al reddito.
Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Napoli e Campania, ha evidenziato il valore aggiunto delle misure fiscali collegate al rinnovo contrattuale.
La detassazione degli aumenti salariali e della contrattazione integrativa rappresenta un vantaggio concreto per i metalmeccanici e per la forza lavoro italiana nel suo complesso, stimolando la crescita e incentivando la produttività.
Un punto cruciale è la necessità di garantire la certificazione della rappresentanza sindacale e di contrastare la diffusione di contratti pirata, che minano la parità salariale e la tutela dei diritti.
Questa sfida assume un’importanza ancora maggiore nel Mezzogiorno, dove si riscontrano realtà caratterizzate da livelli di precarietà e condizioni lavorative inaccettabili.
Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania, ha tracciato un quadro impietoso della situazione industriale regionale, frutto di un percorso contrattuale ottenuto contro la volontà delle associazioni datoriali.
L’assenza di un contratto avrebbe portato a una decadenza generalizzata dell’industria.
Pur rimanendo la regione più industrializzata del Sud, la Campania è anche quella più esposta alle crisi, con realtà come Whirlpool, Fincantieri, Firema e Leonardo che affrontano sfide significative.
Auriemma ha espresso un fermo rifiuto verso qualsiasi progetto di dislocazione degli stabilimenti campani, denunciando la chiusura di diciotto siti aeronautici e ribadendo l’intenzione di evitare ulteriori perdite.
Il segretario ha inoltre evidenziato la crescita dell’organizzazione sindacale, testimoniata dall’aumento del numero di partecipanti alle riunioni direttive, sottolineando il proprio impegno personale e ribadendo la volontà di preservare e rafforzare l’organizzazione, garantendone la continuità e lo sviluppo futuro, al di là dei singoli individui.
La Uilm si pone come pilastro fondamentale per la difesa dei diritti e la salvaguardia del futuro dell’industria campana e dei suoi lavoratori.






