La Basilica di Sant’Ara Coeli si appresta ad accogliere un evento di profonda risonanza culturale e spirituale: l’esecuzione integrale della *Missa Mediterraea in Tempore Jubilaei* del maestro Pasquale Menchise.
Un’impresa ambiziosa che si materializza grazie alla generosità dei Frati Minori, i custodi di uno dei luoghi più significativi del panorama religioso romano.
L’evento, in programma domenica 30 novembre alle ore 17:30, vedrà protagonista un’orchestra sinfonica di 40 elementi, l’Orchestra 131 della Basilicata, un coro lirico di voci potenti e armoniose, quattro solisti di eccezionale talento e la voce narrante di Federico Ruffo, noto giornalista Rai, che guiderà l’ascoltatore attraverso le profondità dell’opera.
Il percorso musicale, della durata di circa un’ora, è intessuto attorno alla struttura immutabile della liturgia cattolica – Kyrie, Gloria, Sanctus (con il suo ineffabile Hosanna e il placido Benedictus), e Agnus Dei – ma arricchito da elementi innovativi che ne ampliano il significato e l’impatto emotivo.
La *Missa Mediterraea*, concepita come omaggio al Grande Giubileo del 2000, è un’opera che trascende i confini del mero atto performativo.
Il maestro Menchise, reduce da un estenuante ma gratificante tour internazionale che ha toccato alcune delle più importanti capitali culturali del mondo – dalla frenetica Tokyo alla vibrante Buenos Aires, passando per la storica Pechino e la cosmopolita Los Angeles – ha voluto creare un’opera che fosse al contempo radicata nella tradizione liturgica e proiettata verso un’universalità di intenti.
La presenza di solisti di spicco – Anna Corvino (soprano), Antonia Salzano (mezzosoprano), Andrea Calce (tenore) e Mario Falvella (basso) – e la direzione del coro lirico affidata al maestro Vincenzo Terrana, testimoniano l’impegno nella ricerca della massima qualità artistica.
La voce narrante di Federico Ruffo, intreccia elementi storici, riflessioni spirituali e cenni biografici, contribuendo a creare un contesto più ampio e a rendere comprensibile il profondo significato dell’opera.
L’esecuzione della *Missa Mediterraea* rappresenta non solo un evento musicale di rilievo, ma anche un momento di riflessione sulla spiritualità, la memoria storica e la capacità dell’arte di trascendere le barriere culturali e linguistiche, unendo persone di ogni provenienza in un’esperienza emotiva condivisa.
Un’occasione per riscoprire la potenza evocativa della musica sacra e la sua capacità di ispirare e commuovere.






