La sfida contro il Parma pone un dilemma tattico cruciale per Kosta Runjaic: la scelta dei terzini.
La prestazione altalenante contro il Bologna, con difficoltà evidenti nella gestione dei rinvii interni, ha messo in discussione la tenuta difensiva di Ehizibue e Zanoli, entrambi candidati a ricoprire la fascia destra.
La decisione di Runjaic si preannuncia determinante per impostare il ritmo e l’equilibrio della squadra.
A sinistra, l’infortunio di Kamara ha inevitabilmente imposto una soluzione immediata: Zemura, con la sua energia e versatilità, assicurerà la sponda mancina almeno fino alla pausa per la Coppa d’Africa.
Tuttavia, l’imminente partenza del terzino dallo Zimbabwe per la competizione continentale spalanca uno scenario complesso.
La necessità di trovare un sostituto adeguato impone al tecnico di valutare diverse opzioni, che vanno oltre la semplice sostituzione diretta.
Le alternative possibili si moltiplicano: si potrebbe optare per un riadattamento di uno dei due giocatori di destra, spostandolo sulla fascia mancina e creando una riorganizzazione complessiva del modulo.
Un’altra possibilità è quella di esplorare profili inaspettati all’interno della rosa, adattando giocatori con caratteristiche diverse al ruolo di terzino.
In ultima analisi, Runjaic potrebbe considerare un ritorno a un sistema di gioco a quattro difensori, allargando uno dei centrali e sacrificando un po’ di compattezza nel centrocampo.
Parallelamente, l’impegno contro il Parma rappresenta un banco di prova importante per Kristensen, pronto a rivendicare il suo posto da titolare e a dimostrare il suo valore.
L’attacco, infine, potrebbe riservare sorprese, con un occhio di riguardo per Iker Bravo, che potrebbe ricevere una nuova opportunità per dimostrare il suo potenziale e sbloccare le dinamiche offensive della squadra.
La partita si preannuncia, dunque, un crocevia di scelte tattiche e di valutazioni individuali, elementi chiave per determinare l’esito della sfida e per delineare il percorso futuro della squadra.






