venerdì 28 Novembre 2025

Criptovalute e Finanza: Urgente Regolamentazione per Proteggere i Risparmiatori

Al fine di garantire un quadro normativo coeso ed efficace per il mercato finanziario, in rapida evoluzione a seguito dell’emergere di strumenti virtuali e cripto-asset, risulta imprescindibile un intervento legislativo che superi la mera frammentazione interpretativa e si proietti verso una visione organica.
Savona ha giustamente sollevato la necessità di un preambolo o di una relazione illustrativa nel futuro Decreto, con la finalità di orientare l’attività di vigilanza, conciliando le disposizioni del Tuf con le nuove realtà del panorama finanziario digitale.
L’attuale situazione presenta un’ambiguità strutturale: l’innovazione tecnologica avanza a ritmi vertiginosi, generando strumenti e modelli operativi che spesso sfuggono a una classificazione giuridica precisa, creando zone grigie interpretative che possono favorire comportamenti rischiosi e danneggiare i risparmiatori.
Un elemento cruciale per chiarire questo scenario risiede nella definizione univoca delle operazioni finanziarie, vincolandole alla denominazione in moneta legale, seppur preservando la libertà degli operatori di utilizzare altri riferimenti di valore, come valute estere o criptovalute.
Tuttavia, tale libertà deve essere accompagnata da una responsabilizzazione piena e diretta, con l’assunzione consapevole dei rischi e delle potenziali perdite derivanti dalla volatilità e dalla mancanza di garanzie intrinseche che caratterizzano questi strumenti alternativi.
Un focus particolare deve essere rivolto alle stablecoin, strumenti che aspirano a stabilizzare il proprio valore ancorandosi a un bene sottostante.

Allo stato attuale, l’assenza di una regolamentazione specifica per il sottostante rappresenta una lacuna critica.
La stabilità percepita di queste criptovalute non può essere garantita se il bene a cui si fanno riferimento non è adeguatamente regolamentato e vigilato dalle autorità competenti.

È imperativo stabilire che il sottostante delle stablecoin debba consistere in attività finanziarie regolate e supervisionate, assicurando così un livello minimo di trasparenza e affidabilità.
Infine, l’ottimizzazione del sistema di vigilanza richiede un’infrastruttura informativa centralizzata e sicura.

La creazione di un unico centro elettronico, dotato di elevati standard di cybersicurezza, a cui le autorità di controllo possano accedere secondo protocolli predefiniti, rappresenta una soluzione strategica per raccogliere e analizzare i dati relativi a tutte le attività finanziarie, comprese quelle virtuali e ibride.
Questa iniziativa non solo semplificherebbe il processo di autorizzazione e vigilanza, ma contribuirebbe anche a ridurre gli oneri a carico del mercato, promuovendo un ambiente finanziario più efficiente e resiliente.
L’integrazione di tali principi mira a proteggere gli investitori e a preservare l’integrità del sistema finanziario italiano nel contesto globale.

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