venerdì 5 Dicembre 2025

Telefono di Ombretta Bresciani: svolta nelle indagini

Il ritrovamento del telefono cellulare di Ombretta Bresciani, la cui scomparsa irrisolta ha scosso la comunità di San Pietro Vara (La Spezia), rappresenta una svolta significativa nelle indagini.
Il dispositivo, recuperato dal fiume Vara dopo una minuziosa ricerca condotta dai Carabinieri del nucleo subacqueo di Genova, potrebbe svelare dettagli cruciali sulle circostanze che hanno preceduto e accompagnato la morte della donna, deceduta all’alba del 19 novembre.
L’importanza del cellulare risiede nella sua potenziale capacità di ricostruire il puzzle temporale della serata fatidica.
I Carabinieri del nucleo investigativo della Spezia, specialisti nell’analisi forense digitale, si apprestano ora a effettuare un’indagine approfondita, esaminando meticolosamente registri delle chiamate, messaggi, cronologia di navigazione internet, applicazioni installate e dati di geolocalizzazione.
Questi elementi potrebbero fornire indizi preziosi riguardo alle ultime interazioni di Ombretta Bresciani, i luoghi che ha visitato e le persone con cui si è interfacciata.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Genova, si muovono lungo diverse linee di ricerca, focalizzandosi sull’analisi del tessuto relazionale della vittima.
Amicizie, legami familiari, rapporti professionali e conoscenze occasionali vengono attentamente vagliati per individuare eventuali conflitti, segreti o dinamiche significative che possano aver contribuito agli eventi.
Si stanno ricostruendo i suoi percorsi abituali, i luoghi che frequentava abitualmente e le persone con cui condivideva il tempo libero, nella speranza di individuare anomalie o elementi inattesi.

L’autopsia, condotta presso l’ospedale San Martino, ha inizialmente escluso la presenza di evidenti segni di violenza, traumi da impatto o lesioni indicative di una colluttazione.

Questo dato non permette di escludere alcuna ipotesi, ma suggerisce la possibilità di un decesso avvenuto in circostanze complesse e potenzialmente inaspettate.

La mancanza di segni evidenti di violenza impone un’analisi più approfondita e la considerazione di cause naturali, incidentali o, appunto, di dinamiche più sottili e difficilmente rilevabili a una prima osservazione.
L’esito degli esami tossicologici e tecnici rappresenta ora un tassello fondamentale per la completezza del quadro investigativo.

La presenza o l’assenza di sostanze stupefacenti, farmaci o alcol nel sangue della vittima potrebbe fornire un indizio cruciale per comprendere le cause del decesso.
L’analisi del materiale biologico e delle tracce presenti sul telefono cellulare potrebbe inoltre rivelare elementi utili a ricostruire gli eventi e a individuare eventuali responsabili, qualora si confermi un intervento esterno.
Le indagini proseguono con la massima attenzione, nel rispetto della memoria della vittima e nella ricerca della verità.

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