venerdì 28 Novembre 2025

Alto Piemonte: crescita industriale rallenta, Novara traina

Il terzo trimestre del 2025 dipinge un quadro articolato per l’industria dell’Alto Piemonte, un’area geografica caratterizzata da una pluralità di filiere produttive e una marcata eterogeneità territoriale.

Sebbene a livello aggregato si rilevi una crescita complessiva della produzione industriale (+1,3%), questo dato si posiziona significativamente al di sotto della media regionale piemontese (+2,5%), segnalando una latenza nello sviluppo economico locale che merita un’analisi approfondita.
L’anomalia piovente di Novara, con un incremento del +3,1%, emerge come un’eccezione positiva in un contesto altrimenti segnato da dinamiche contenute.
Questa performance superiore potrebbe essere il risultato di specifici vantaggi competitivi, come una maggiore propensione all’innovazione, una migliore capacità di adattamento alle mutevoli condizioni di mercato o una particolare resilienza delle sue filiere produttive.
Tuttavia, la fotografia complessiva rivela una diffusa stazionarietà nel tessuto industriale, con performance contrastanti tra le diverse province.

Biella, in particolare, soffre di un andamento particolarmente debole (+0,1%), attestandosi come la provincia con la crescita più contenuta non solo nell’Alto Piemonte, ma anche nell’intero panorama piemontese.

Anche il Verbano Cusio Ossola (+0,5%) e Vercelli (+0,9%) denotano un dinamismo limitato.
La disomogeneità si riflette anche nell’andamento delle filiere chiave.
Nonostante la crescita complessiva, i settori tessile-abbigliamento (+0,8%), altre manifatture (+0,5%), metalmeccanica (+1,2%) e chimica-gomma-plastica (+1,9%) faticano a decollare, suggerendo una difficoltà ad affrontare le sfide imposte dalla congiuntura economica globale.
L’alimentare e le bevande, con un +2,9%, rappresentano un’area di maggiore vigore, ma non sufficiente a compensare la lentezza degli altri comparti.

L’indagine, che ha coinvolto 634 imprese, rappresentative di oltre 24.000 addetti e con un fatturato complessivo di poco superiore agli 8,2 miliardi di euro, evidenzia la necessità di interventi mirati e di una strategia di sviluppo industriale che tenga conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle diverse filiere produttive.

Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, sottolinea l’impegno dell’ente camerale nel sostenere il tessuto produttivo locale, in un contesto caratterizzato da persistente incertezza.
L’apertura di un bando di contributo dedicato alla transizione digitale, con una dotazione di 290.000 euro, rappresenta un segnale tangibile di questo impegno, mirato a rafforzare la capacità innovativa e competitiva delle micro e piccole imprese, cruciali per la ripresa economica dell’Alto Piemonte.
Questo investimento si configura come un catalizzatore per l’adozione di tecnologie avanzate, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la creazione di nuovi modelli di business, elementi imprescindibili per affrontare le sfide del futuro e per consolidare la posizione dell’Alto Piemonte nel panorama economico nazionale e internazionale.

L’obiettivo è promuovere una trasformazione strutturale che consenta alle imprese locali di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e di rafforzare la loro resilienza di fronte alle turbolenze del mercato globale.

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