Due indagini parallele che potrebbero convergere in un unico punto. Una si svolge a Brescia, dove si indaga sulla morte di una neonata durante il parto, mentre l’altra ha luogo a Trento, dove si cerca di comprendere le ragioni che hanno portato al suicidio di uno dei medici coinvolti. Queste due tragedie si sono verificate a breve distanza l’una dall’altra, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Il 31 gennaio una donna proveniente dall’Europa dell’Est viene ricoverata all’ospedale di Desenzano del Garda (Brescia) per dare alla luce suo figlio, dopo una gravidanza apparentemente senza complicazioni. Tuttavia, durante il parto qualcosa va storto e il team medico è costretto a intervenire con la ventosa per aiutare il bambino a nascere. Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, il neonato esce dall’utero della madre in condizioni critiche causate da ipossia. Questa grave situazione clinica richiede il trasferimento urgente presso gli Spedali civili di Brescia, ma purtroppo la piccola non riesce a sopravvivere.
Due tragedie ospedaliere sconvolgono il Nord Italia: neonata muore durante il parto a Brescia e medico si suicida a Trento.
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