Basilicata: Riforma per Case Popolari, Più Veloci e per le Comunità

Riforma dell’Edilizia Residenziale Pubblica in Basilicata: Un Nuovo Modello per Accelerare l’Accesso alla Casa e Rafforzare il Ruolo delle ComunitàLa Regione Basilicata avvia un processo di trasformazione profonda nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di garantire un accesso più rapido, equo ed efficace alla casa per i cittadini che ne hanno maggiormente bisogno.

Questa riforma, parte di un più ampio disegno di interventi legislativi, rappresenta un impegno concreto verso la tutela sociale e la promozione del benessere della comunità, superando le criticità che hanno caratterizzato il sistema attuale.

La Direzione Infrastrutture e Mobilità ha elaborato un disegno di legge, già approvato dalla Giunta regionale e ora sottoposto al vaglio del Consiglio, che mira a un intervento strutturale e radicale.
Il fulcro della riforma risiede nell’ottimizzazione dei processi di assegnazione degli alloggi popolari, con l’ambizione di ridurre drasticamente i tempi che intercorrono tra la pubblicazione dei bandi e l’effettiva consegna delle chiavi.

L’architettura del nuovo modello pone una forte attenzione al ruolo dei Comuni, che assumeranno una responsabilità maggiore nella gestione delle pratiche e nell’individuazione delle esigenze abitative locali.

La soppressione della Commissione provinciale alloggi e la centralizzazione delle funzioni nella Commissione comunale semplificheranno il percorso per i cittadini, offrendo un unico punto di riferimento e riducendo la complessità burocratica.
Questo approccio, volto a creare una filiera decisionale più lineare ed efficiente, accelererà i tempi di definizione delle pratiche e favorirà un legame più diretto tra l’assegnazione degli alloggi e le reali necessità delle comunità.
L’assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, sottolinea che la riforma intende non solo accelerare i tempi, ma anche introdurre un sistema di gestione più dinamico e partecipativo.
Si prevede la possibilità, per gli assegnatari, di effettuare piccoli interventi di recupero sugli alloggi, recuperando poi quanto speso sul canone, incentivando un approccio responsabile e collaborativo.
Un aspetto cruciale della riforma è la chiarezza dei ruoli e delle responsabilità.
La Regione manterrà la sua funzione legislativa e di programmazione, l’Ater si occuperà della gestione degli alloggi, mentre i Comuni avranno un ruolo primario nella redazione delle graduatorie e nella gestione delle pratiche.
Questa definizione precisa dei compiti mira a evitare sovrapposizioni e conflitti, garantendo trasparenza e semplificazione per i cittadini.
La pubblicità chiara e accessibile delle graduatorie è considerata fondamentale per prevenire contestazioni legali e ridurre il carico burocratico.

La riforma introduce inoltre una gestione più flessibile delle situazioni di emergenza.

In caso di eventi calamitosi come incendi o frane, il sindaco potrà disporre l’assegnazione temporanea di un alloggio popolare, alleviando le difficoltà delle persone sfollate e garantendo un supporto immediato.

L’accelerazione dei controlli relativi ai requisiti, riducendo il termine di verifica a soli 15 giorni dopo la pubblicazione della graduatoria, contribuirà a snellire ulteriormente il processo.

In sintesi, questa riforma rappresenta un investimento nel futuro della Basilicata, un impegno concreto per garantire il diritto alla casa come pilastro fondamentale del benessere sociale e uno strumento per rafforzare il tessuto connettivo delle comunità locali.
Il nuovo modello di edilizia residenziale pubblica si prefigge di essere più rapido, trasparente, partecipativo e, soprattutto, al servizio dei cittadini che ne hanno più bisogno.

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