L’amministrazione comunale di Fabriano si trova a fronteggiare un acceso dibattito politico in seguito all’interrogazione presentata dal consigliere di opposizione Pino Pariano, incentrata sulla potenziale revoca della cittadinanza onoraria conferita a Francesca Albanese, Speciale Relatore delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati.
L’iniziativa deriva da una serie di dichiarazioni rilasciate dalla relatrice in seguito all’aggressione subita dalla redazione del quotidiano La Stampa a Torino, il 28 novembre.
L’episodio, che ha visto un gruppo di manifestanti pro-Palestina invadere e danneggiare la sede del giornale, ha acceso un acceso confronto nel panorama mediatico italiano.
In un’intervista successiva, Francesca Albanese ha espresso una condanna della violenza, ma ha aggiunto un commento che ha generato un’ondata di critiche: un invito alla stampa a riflettere e a svolgere il proprio lavoro con maggiore attenzione.
Il consigliere Pariano, nel formulare la sua interrogazione, ha evidenziato come tali affermazioni, interpretate come una minimizzazione dell’aggressione e una potenziale accusa nei confronti del giornalismo, appaiano in profonda dissonanza con i valori e i principi che hanno guidato Fabriano nella decisione di onorare la relatrice con la cittadinanza onoraria.
La cittadinanza onoraria, infatti, è un riconoscimento che mira a celebrare personalità che si sono distinte per il loro impegno civile, la promozione dei diritti umani e la difesa della libertà di espressione, pilastri fondamentali su cui si fonda la democrazia.
L’interrogazione non si limita a sollecitare un chiarimento da parte della sindaca Daniela Ghergo circa la sua posizione in merito alle dichiarazioni di Albanese; essa pone direttamente la questione cruciale della potenziale revoca del riconoscimento.
Si tratta di una decisione che andrebbe ponderata attentamente, valutando l’impatto che tale atto potrebbe avere sulla reputazione della città e sulle relazioni con le istituzioni internazionali.
La vicenda solleva, inoltre, questioni più ampie relative alla libertà di espressione, al ruolo dei giornalisti e alla responsabilità delle figure pubbliche, soprattutto quando si tratta di commentare eventi delicati e controversi.
L’aggressione alla redazione de La Stampa è un attacco diretto alla libertà di stampa, un diritto costituzionale che va difeso con fermezza.
Qualora le parole di Francesca Albanese fossero interpretate come una giustificazione, seppur velata, di tale aggressione, il riconoscimento della cittadinanza onoraria ne risulterebbe profondamente compromesso.
La discussione nel prossimo Consiglio comunale si preannuncia intensa e articolata, con posizioni divergenti e argomentazioni complesse.
L’esito del voto determinerà non solo il futuro della cittadinanza onoraria di Francesca Albanese, ma anche l’immagine che Fabriano intende proiettare al mondo, ribadendo i propri valori di libertà, giustizia e rispetto per il diritto all’informazione.
La questione, al di là delle implicazioni locali, riflette una più ampia tensione tra la difesa dei diritti umani e la salvaguardia della libertà di espressione in un contesto globale sempre più complesso e polarizzato.






