Un Anno Santo tra Storia, Istituzioni e Comunità: Riflessioni sul Giubileo 2025Un evento culturale di rilievo ha illuminato il suggestivo Palazzo Cozza Caposavi a Bolsena, presentando il libro “Iubilæum Nostrum.
Il Giubileo dei Due Papi” di Daniele Sabatini.
L’incontro, promosso dall’associazione La Spinosa e sostenuto dal consigliere comunale Francesco Cozza Caposavi, con la vivace moderazione della giornalista Claudia Conte, ha catalizzato l’attenzione di una folta platea composta da rappresentanti istituzionali, esponenti della comunità locale e appassionati di storia e fede.
Il volume di Sabatini, autorevole consigliere regionale e membro attivo della Commissione Speciale Giubileo della Regione Lazio, offre uno sguardo inedito e privilegiato all’interno del complesso processo decisionale e operativo che accompagna l’organizzazione del Giubileo 2025.
Più che una mera cronaca, il libro si configura come un’analisi approfondita delle sfide, delle scelte cruciali e delle responsabilità intrinseche a un incarico così delicato.
Sabatini demistifica la narrazione comune, evidenziando come il Giubileo trascenda la dimensione puramente religiosa, evolvendo in una sfida logistica, amministrativa e politica di portata considerevole che coinvolge Regione, enti locali e un’ampia rete di attori territoriali.
Un elemento storico di straordinaria rilevanza emerge chiaramente nel racconto di Sabatini: il cosiddetto “Giubileo dei Due Papi”.
Questa eccezionale circostanza, rarissima nella storia della Chiesa, vede l’apertura solenne della Porta Santa da parte di un Pontefice, seguita dalla sua chiusura ad opera di un Papa diverso.
Tale peculiarità conferisce al Giubileo 2025 un carattere unico, un’aura di sacralità e importanza istituzionale che lo distingue dalle precedenti edizioni.
Questa successione pontificia non è solo un evento simbolico, ma un richiamo alla continuità della fede e alla successione degli apostoli, un ponte tra passato, presente e futuro della Chiesa.
L’incontro si è poi soffermato sul ruolo cruciale della Via Francigena e, in particolare, del territorio della Tuscia nel contesto giubilare.
Il lavoro di Sabatini ha mirato a promuovere il rilancio dei cammini, valorizzare le peculiarità territoriali e sostenere i borghi, elementi chiave per gestire l’afflusso previsto durante l’Anno Santo.
Bolsena, con la sua ricca storia e la sua posizione strategica lungo la Francigena, si conferma un nodo culturale e spirituale di primaria importanza, un punto di riferimento per pellegrini e visitatori.
Il potenziamento infrastrutturale, la promozione del turismo sostenibile e la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale sono priorità imprescindibili per accogliere al meglio i flussi di persone e valorizzare al meglio il territorio.
Tra le autorità presenti, Padre Maurizio, rappresentante della comunità dei Sacramentini di Bolsena, e Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo, hanno contribuito a delineare un quadro ampio e articolato di un evento che si preannuncia di portata storica, capace di generare un impatto significativo non solo sul piano religioso, ma anche su quello economico, sociale e culturale per l’intera regione e per l’Europa intera.
L’auspicio è che il Giubileo 2025 possa rappresentare un’occasione unica di crescita, dialogo e rinnovamento spirituale per tutti.






