Con profondo cordoglio e intensa partecipazione, l’arcivescovo Domenico Sorrentino, voce delle comunità ecclesiali di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, rivolge a Stefania Proietti, Presidente della Regione Umbria, un abbraccio fraterno nel momento del lutto per la perdita della madre, Bruna.
Questo momento, carico di dolore umano, invita a riflettere sulla natura transitoria dell’esistenza terrena e a cercare conforto nella fede, pilastro fondamentale per comprendere il mistero della morte.
La scomparsa di una madre rappresenta una ferita profonda, un vuoto incolmabile che si estende oltre i confini del dolore personale, investendo l’intera famiglia e la comunità.
È un’esperienza universale che ci ricorda la fragilità della condizione umana e l’inevitabilità della separazione.
Tuttavia, la fede cristiana, ispirata all’esempio di Cristo, offre una prospettiva di speranza, illuminando il cammino del lutto con la luce della resurrezione.
L’arcivescovo Sorrentino, riprendendo il pensiero di San Francesco d’Assisi, sottolinea come la morte non sia la fine, bensì un passaggio verso una dimensione spirituale più elevata, un’unione con il divino.
La figura materna, custode di affetti, valori e tradizioni, continua a vivere nei ricordi e nell’eredità che lascia, accompagnando i propri cari verso una vita che trascende i limiti del tempo e dello spazio.
La memoria di Bruna, perciò, diviene un tesoro prezioso, un faro che guida nel buio del dolore.
In questo momento di profonda commozione, la Chiesa, in quanto comunità di fede e di speranza, si fa prossima a Stefania Proietti e alla sua famiglia, offrendo preghiere, conforto e sostegno spirituale.
L’arcivescovo invita tutti i fedeli a unirsi in preghiera per la defunta, affinché possa trovare pace e riposo eterno.
La celebrazione esequiale sarà presieduta dall’arcivescovo monsignor Domenico Sorrentino, domani 2 dicembre alle ore 14:30, nella maestosa cattedrale di San Rufino ad Assisi, simbolo di fede e di storia per l’intera comunità umbra.
Un luogo sacro dove raccogliere il dolore, elevare la preghiera e trovare conforto nella comunione con il divino.
