La Sambenedettese Calcio inaugura una nuova era con l’ingaggio di Filippo D’Alesio, designato a guidare la prima squadra in un progetto ambizioso che si protrae fino al termine della stagione 2026/2027.
L’accordo, ufficializzato oggi, fa seguito alla risoluzione, in termini amichevoli, del rapporto con il precedente mister Ottavio Palladini, segnando una transizione strategica per il club marchigiano.
La presentazione del tecnico è avvenuta in mattinata, alla presenza del presidente Vittorio Massi, che ha espresso fiducia nella capacità di D’Alesio di plasmare una squadra competitiva e di incarnare i valori che la Sambenedettese intende perseguire.
L’attività sul campo riprenderà già domani, con il primo allenamento guidato dal nuovo mister.
L’arrivo di Filippo D’Alesio rappresenta una soluzione inaspettata, derivante da una situazione complessa che ha coinvolto il Rimini Calcio, club che militava nel girone B di Serie C.
La società romagnola, a seguito di una delicata crisi finanziaria culminata nella procedura di liquidazione e nella conseguente revoca dell’affiliazione, si è trovata nell’impossibilità di proseguire l’attività sportiva, determinando lo svincolamento di tutti i tesserati.
Questo evento, seppur doloroso per l’ambiente riminese, ha offerto alla Sambenedettese l’opportunità di acquisire un allenatore di profilo, stimato per la sua visione di gioco e le sue capacità di gestione del gruppo.
L’ingaggio di D’Alesio non è solo una scelta tecnica, ma anche un segnale di lungimiranza da parte della dirigenza sambenedettese.
L’impegno contrattuale pluriennale testimonia la volontà di costruire un progetto solido e duraturo, capace di affrontare le sfide del campionato e di rafforzare l’identità sportiva del club.
Si auspica che il nuovo mister possa integrare rapidamente i giocatori a disposizione, valorizzandone le qualità individuali e collettive, e instillando un’etica del lavoro e dell’ambizione che possa tradursi in risultati concreti sul campo, rinsaldando il legame con la tifoseria e contribuendo alla crescita del calcio a livello locale.
L’obiettivo, più che immediato, è quello di creare un ecosistema sportivo sano e prospero, basato sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del territorio.






