Un’Eredità Rinascimentale a Milano: Il Polittico Crivelli, un Viaggio tra Fede, Arte e ResilienzaIl periodo natalizio milanese si arricchisce di un evento culturale di straordinaria rilevanza: l’eccezionale esposizione del Polittico di Monte San Martino, capolavoro del Quattrocento firmato da Carlo e Vittore Crivelli.
Dal 3 dicembre all’11 gennaio, la Sala Alessi di Palazzo Marino, cuore pulsante dell’amministrazione comunale, accoglie quest’opera rara e preziosa, ospite eccezionale in una cornice urbana che ne amplifica la risonanza.
Lungi dall’essere una semplice mostra natalizia, questo incontro tra Milano e Monte San Martino si configura come un significativo esempio di federalismo culturale.
Un percorso che valorizza e rende accessibile al grande pubblico un patrimonio artistico diffuso, spesso celato in contesti territoriali specifici.
L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi sottolinea come questo evento sia una testimonianza della necessità di costruire ponti tra le città e i territori, riconoscendo e celebrando la ricchezza culturale che ogni luogo custodisce.
Il Polittico, databile intorno al 1490, si rivela un complesso iconografico di dieci tavole, arricchito da una predella raffigurante Cristo benedicente circondato dagli apostoli.
La centralità è occupata dalla Vergine col Bambino, una composizione che evoca con potenza il mistero del Natale e offre ai visitatori un’esperienza artistica e spirituale profondamente toccante.
L’opera non è solo un manifesto di abilità tecnica e maestria compositiva, ma anche un vero e proprio dialogo tra il divino e l’umano, un’indagine sulla fragilità e sulla speranza.
La sua storia è segnata da pochi, ma significativi, viaggi: Ancona e Fermo nel dopoguerra, Venezia in un’epoca di fervore culturale.
Questa esposizione a Milano, a distanza di anni, si presenta dunque come un’opportunità unica, un’occasione irripetibile per ammirare da vicino un tesoro rinascimentale.
Il Polittico era stato smontato per un accurato restauro, a causa dei danni sismici che hanno colpito il centro Italia, e la sua assenza dalla chiesa di Monte San Martino, sua sede originaria, si è protratta per tre anni.
La mostra milanese non conclude il percorso espositivo del Polittico, che proseguirà alla Pinacoteca Ricci di Monte San Martino, in un allestimento dedicato che celebra la rinascita culturale del territorio, profondamente segnato dal sisma.
Il sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei, descrive l’evento come un momento di speranza e di ricostruzione, non solo materiale, ma anche identitaria.
Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, sottolinea come questa iniziativa si inserisca in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio artistico italiano, reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private.
Milano, in questo periodo di festa, offre al suo pubblico non solo il Polittico Crivelli, ma anche due importanti mostre dedicate alla stagione neoclassica, a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia, un’offerta culturale di ampio respiro che testimonia l’impegno della città nel promuovere l’arte e la bellezza.
Il Polittico di Monte San Martino, dunque, non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di resilienza, di fede e di dialogo tra culture, un ponte tra passato e futuro.




