Cosentino, accordo istituzionale contro la criminalità economica

Un’azione sinergica e coordinata tra le istituzioni giudiziarie, finanziarie e tributarie rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta alla criminalità economica che affligge il territorio cosentino.

In questo contesto, la Procura della Repubblica di Paola, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate hanno formalizzato un accordo di collaborazione istituzionale, un atto che trascende la mera procedura amministrativa per incarnare un impegno condiviso verso la tutela del patrimonio pubblico e la garanzia di un sistema fiscale equo e trasparente.
Il Protocollo d’Intesa, siglato presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, non si limita a definire una prassi operativa, ma getta le basi per una vera e propria rete di collaborazione.
Questo significa un flusso di informazioni tempestivo e mirato, un confronto proattivo tra esperti di diritto penale, investigatori finanziari e tecnici tributari, al fine di ottimizzare l’efficacia delle azioni di contrasto.
L’obiettivo primario è l’intercettazione precoce di schemi evasori complessi, spesso caratterizzati da sofisticate tecniche di occultamento del patrimonio e da intrecci illeciti che coinvolgono più soggetti e settori economici.

Il Protocollo mira a superare le tradizionali barriere comunicative e procedurali, consentendo un’analisi integrata dei dati e delle informazioni rilevanti.
La condivisione di elementi di indagine, di banche dati fiscali, e di analisi di rischio, rappresenta un’arma potente per identificare le condotte più aggressive e lesive per l’erario, come frodi in materia di IVA, dichiarazioni fraudolente, omessi versamenti, e operazioni finanziarie opache.
L’accordo non si limita alla fase di accertamento fiscale, ma si estende alle successive indagini penali, garantendo una continuità operativa e un coordinamento strategico tra le diverse fasi del procedimento.

Ciò consente di ricostruire le dinamiche criminali, di individuare i responsabili e di recuperare le risorse evase.

L’iniziativa, siglata dal Procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Giuseppe Dell’Anna e dal Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate Giuseppe Sifonetti, testimonia una visione strategica orientata alla prevenzione e alla repressione della criminalità finanziaria, promuovendo un sistema di controlli più efficace e dissuasivo.

La finalità ultima è non solo il recupero dei tributi evasi, ma anche il rafforzamento della fiducia dei cittadini nel sistema fiscale, incentivando il rispetto delle normative e contrastando l’impatto negativo dell’evasione sulla collettività.
Si tratta di un modello di collaborazione istituzionale da intendersi come esempio di buona prassi replicabile in altri contesti territoriali.

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