La designazione de L’Aquila come Capitale Italiana della Cultura 2026 trascende la mera attribuzione di un titolo; si configura come un mandato solenne, un impegno plurale rivolto alla nazione e alle generazioni a venire.
Rappresenta la prova tangibile del potere trasformativo della cultura, forza coesiva capace di lenire ferite profonde e di generare un rinnovamento sociale ed economico.
Un percorso, lungi dall’essere un evento isolato, deve costituire il preludio di un’era di progresso per la città e per l’intera regione Abruzzo.
Come ha sottolineato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, questa nomina non concerne esclusivamente L’Aquila, ma simboleggia un riconoscimento all’Abruzzo intero, coronando un decennio di sforzi, resilienza e determinazione.
Un percorso arduo, segnato da ostacoli e da un dolore ancora vivido, che ha visto l’impegno congiunto di cittadini, istituzioni e attori culturali, sociali ed economici.
Il 2026 si prospetta come un’occasione inedita per presentare all’Italia e all’Europa una città che si è reinventata, divenendo un laboratorio dinamico di rigenerazione urbana, culturale e sociale.
La designazione non si limita a celebrare la ricostruzione fisica, quanto piuttosto esalta il processo di rinascita morale e civile che ha animato la comunità aquilana.
L’Aquila ha offerto una lezione preziosa: la cultura non è un mero abbellimento, ma un motore propulsivo essenziale per la riqualificazione del tessuto sociale, per il recupero dell’identità e della fiducia collettiva, e per l’innesco di una nuova ondata di creatività e di sviluppo economico sostenibile.
Guardando al futuro, l’auspicio è che L’Aquila si configuri come un polo attrattivo, un luogo di incontro, di dialogo interculturale e di sperimentazione innovativa, capace di trasfigurare la tragedia del terremoto in un’occasione di crescita e di progresso.
Accanto al ricco patrimonio architettonico e artistico, paziente frutto di un accurato lavoro di restauro, L’Aquila esprime oggi una vivace e proattiva progettualità contemporanea, focalizzata su ricerca, sperimentazione, partecipazione attiva dei cittadini e innovazione scientifica.
Il ruolo della Regione Abruzzo si focalizza sul garantire un coordinamento strategico efficace, integrando investimenti, infrastrutture, progetti culturali e iniziative turistiche.
L’obiettivo primario è trasformare questa opportunità unica in un volano di sviluppo duraturo per l’intero territorio regionale, estendendo i benefici ben al di là del capoluogo.
La visione finale è quella di un’eredità tangibile, che vada oltre la celebrazione dell’anno culturale.
Un punto di svolta strutturale che rafforzi l’attrattività culturale e turistica, crei nuove opportunità economiche e lavorative, soprattutto per i giovani, e contribuisca a migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini.
L’Aquila ha dimostrato il potenziale trasformativo della cultura, e la Regione Abruzzo si impegna a supportare attivamente la città in ogni fase di questo ambizioso percorso, alimentando la speranza di un futuro più prospero e resiliente.






