Truffa a Pietradefusi: anziana derubata, arrestato minorenne.

Un’astuta e premeditata truffa ha colpito una donna novantenne residente a Pietradefusi, in provincia di Avellino, lasciando emergere la crescente sofisticazione delle tecniche di manipolazione utilizzate da malviventi specializzati nel colpimento di persone vulnerabili.
Lo scenario, apparentemente semplice, cela una complessa operazione psicologica volta a sfruttare la preoccupazione e l’affetto di una persona anziana per il proprio nucleo familiare.
Il modus operandi è tipico delle truffe cosiddette “dell’emarginazione”: un truffatore, spacciandosi per un funzionario dell’ufficio postale, ha contattato la vittima telefonicamente, tessendo una tela di menzogne volta a instillare paura e senso di urgenza.
La narrativa presentata dipingeva il nipote della donna come coinvolto in una delicata situazione giudiziaria, con il rischio di un arresto imminente.

La richiesta era chiara: denaro, e non poca, per scongiurare la drammatica conclusione.

La rapidità e la plausibilità della narrazione, unitamente alla vulnerabilità emotiva della vittima, hanno creato un terreno fertile per la manipolazione.

L’anziana, presa dal panico e desiderosa di proteggere il proprio nipote, ha ceduto alla richiesta, consegnando contanti e preziosi a un emissario, un uomo che si è presentato come incaricato di risolvere la situazione.
La prontezza di riflessi dei familiari, che hanno immediatamente insospettito a seguito dell’evento, si è rivelata cruciale.
L’immediata denuncia ai Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, coadiuvati dalla Polstrada di Grottaminarda, ha scatenato un intervento tempestivo.

L’efficace azione di contrasto ha portato all’intercettazione, nei pressi del casello autostradale di Benevento sull’A16, del veicolo utilizzato dai truffatori.

Durante il fermo, uno dei due, un minorenne di diciassette anni residente a Napoli, è stato identificato e denunciato per truffa aggravata, un reato che prevede pene più severe proprio per la combinazione di elementi come la giovane età del colpevole e la preterintenzionalità del gesto.
Il complice, invece, ha saputo approfittare del caos per dileguarsi a piedi, eludendo così la cattura.

Fortunatamente, grazie alla rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine, l’intera refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima, alleviando in parte il trauma subito.
Questo episodio serve da monito: la crescente sofisticazione delle truffe richiede un’attenzione costante e una maggiore sensibilizzazione, soprattutto nei confronti delle persone anziane, spesso isolate e più facilmente manipolabili.
L’importanza di verificare sempre l’identità di chi richiede denaro, e di avvisare immediatamente le forze dell’ordine in caso di sospetti, si rivela un baluardo essenziale contro questi attacchi predatori.

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