L’Italia si proietta con rinnovata audacia nel panorama dell’esplorazione lunare, non come spettatrice, ma come attore protagonista di una nuova era spaziale.
Questo ritorno non è un mero proseguimento di attività passate, bensì la cristallizzazione di un ecosistema industriale e tecnologico di eccellenza, alimentato da un’ingegneria all’avanguardia e da una visione strategica a lungo termine.
Leonardo, con le sue consociate Thales Alenia Space e Telespazio, si pone al centro di questa ambiziosa iniziativa, contribuendo alla realizzazione delle infrastrutture essenziali per una presenza umana sostenibile sulla Luna e, in prospettiva futura, per l’esplorazione di Marte.
L’obiettivo ambizioso che si delinea è quello di trasformare la Luna in un vero e proprio laboratorio scientifico e industriale, un banco di prova per tecnologie innovative e un trampolino di lancio per progetti ancora più complessi.
Questo approccio, che va oltre la semplice ricerca scientifica, apre le porte a una “Lunar Economy” destinata a trasformare radicalmente l’industria spaziale e a generare opportunità economiche significative.
Secondo alcune proiezioni, il valore di questa nuova economia lunare potrebbe superare i 142 miliardi di euro entro il 2040, un dato che testimonia l’importanza strategica dell’iniziativa.
Il contributo italiano a questo sforzo globale è considerevole e multifacetico.
Torino, in particolare, si conferma polo di eccellenza, ospitando la realizzazione di circa l’80% della stazione spaziale lunare.
Componenti cruciali, come il modulo abitativo per gli astronauti (Mph), il primo lander europeo progettato per atterrare e operare sulla superficie lunare (Argonaut) e il sistema europeo di comunicazione e navigazione lunare (Moonlight), sono interamente progettati e realizzati in Italia, a testimonianza della capacità del nostro Paese di competere con le principali potenze spaziali.
L’impegno di Leonardo e delle sue partecipate si estende oltre la fornitura di componenti hardware.
L’azienda è attivamente coinvolta nello sviluppo di soluzioni innovative che spaziano dalle infrastrutture orbitanti ai moduli abitativi, dalla robotica avanzata ai sistemi di navigazione e comunicazione.
Particolare attenzione è riservata alla creazione di cloud e data center spaziali, elementi fondamentali per la gestione e l’analisi dei dati generati dalle missioni lunari e per la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo tra i diversi team di ricerca e sviluppo.
L’iniziativa si inserisce nel contesto del programma Artemis, guidato dalla NASA, e rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di consolidare la propria leadership nel settore spaziale europeo e globale.
Il ritorno sulla Luna non è solo una sfida tecnologica, ma anche un motore di innovazione, crescita economica e ispirazione per le future generazioni di scienziati e ingegneri.
Si tratta di un investimento nel futuro dell’umanità, un passo avanti verso l’espansione dell’uomo nello spazio e la scoperta di nuovi orizzonti scientifici e tecnologici.






