Giovanni Pierluigi da Palestrina: un patrimonio sonoro tra memoria e nuove prospettive a cinque secoli dalla nascitaA cinque secoli dalla sua nascita, Giovanni Pierluigi da Palestrina continua a risuonare come un faro nella storia della musica occidentale, incarnando l’apice dell’arte contrappuntistica rinascimentale e un’inedita concezione del sacro profondamente radicata nella tradizione romana.
Oltre alla sua innegabile importanza storica, Palestrina si pone oggi come un terreno fertile per nuove interpretazioni e interrogativi, sollecitando un ascolto rinnovato e una riscoperta del suo immenso repertorio.
L’Accademia Filarmonica Romana, in un gesto di celebrazione e riflessione, promuove un’iniziativa di particolare interesse il 5 dicembre, presso la sua sede in via Flaminia 118 (ore 11, ingresso libero).
L’evento ambisce a creare un dialogo costruttivo tra studiosi, interpreti e compositori contemporanei, non limitandosi a ripercorrere la biografia e l’opera del compositore, ma concentrandosi soprattutto sulle modalità per riattualizzarne il messaggio e renderlo rilevante per il pubblico di oggi.
L’iniziativa si colloca nel solco della recente stagione da camera inaugurata al Teatro Argentina il 6 novembre, dove l’esecuzione del *Canticum Canticorum* di Palestrina si è idealmente intrecciata con le composizioni di Francesco Leineri, in un’affascinante giustapposizione tra passato e presente, entrambe ispirate al testo dell’Antico Testamento.
Questo connubio sottolinea come l’eredità di Palestrina possa fungere da stimolo per la creazione musicale contemporanea, offrendo spunti per nuove narrazioni e interpretazioni.
Walter Testolin, direttore de *L’ensemble De labyrintho* e docente di musica antica al Conservatorio di Trento, condividerà la prospettiva di un interprete che si confronta con le pratiche esecutive storiche e con la concretezza del suono, esplorando le sfumature che possono emergere da una ricerca accurata delle fonti e da un approccio consapevole.
Francesco Leineri, compositore contemporaneo, offrirà la sua visione sulla possibilità di integrare i principi del contrappunto rinascimentale, la sua raffinata idea di linea melodica e la ricchezza della tessitura vocale, all’interno del proprio linguaggio compositivo.
Johann Herczog, codirettore artistico della Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, offrirà uno sguardo privilegiato sul lavoro quotidiano che si svolge attorno all’eredità palestriniana, curando archivi, promuovendo iniziative culturali e valorizzando il territorio.
Il suo contributo illuminerà il ruolo di Palestrina non solo come autore di opere canoniche, ma anche come risorsa culturale e progettuale di inestimabile valore per la comunità.
Infine, Guy James, controtenore e fondatore dei *Gesualdo Six*, introdurrà il punto di vista di una generazione di ensemble vocali che porta il repertorio palestriniano nei più importanti festival europei, navigando tra le aspettative del pubblico contemporaneo, le esigenze del mercato discografico e la sfida di rendere Palestrina un’esperienza emotiva e sensoriale anche al di fuori del contesto liturgico, aprendo nuove porte all’accessibilità e alla fruizione del suo genio musicale.






