All’interno del caleidoscopio di voci e proposte che caratterizza Più Libri Più Libri, si staglia lo spazio di Red Star Press, editrice militante profondamente radicata nel dibattito politico contemporaneo e terreno di scontro in questa edizione.
La sua presenza, deliberatamente collocata in prossimità delle opere che hanno innescato la controversia attorno a “Passaggio al bosco”, non è casuale, ma rappresenta una dichiarazione di intenti, un atto di resistenza simbolica.
Lo stand non è un semplice espositore di volumi, ma un vero e proprio manifesto ideologico.
Tra le copertine, titoli che risuonano come chiavi di lettura del presente: “Azione antifascista” di Mark Bray, un’analisi serrata delle pratiche di resistenza popolare contro il fascismo; “La corazzata Potemkin” di Gianfranco Vanni Collirio, un’opera che rilegge il celebre film di Eisenstein come paradigma di insurrezione; “Comandante Che Guevara” di Sergio Dalmasso, un ritratto complesso e sfaccettato di un’icona rivoluzionaria.
Accanto, i classici imprescindibili del marxismo-leninismo: “Il libretto rosso” di Mao Zedong e di Stalin, e lo “Stato e rivoluzione” di Vladimir Lenin, testi che continuano a stimolare riflessioni e a ispirare movimenti sociali.
Le pareti dello stand, decorate con t-shirt che ironizzano su film e temi legati alla lotta antifascista e femminista, amplificano il messaggio di impegno politico.
La scritta “Editoria Antifascista” non è un’etichetta fine a sé stessa, ma un principio guida, un impegno a pubblicare opere che promuovano la giustizia sociale e la liberazione.
Cristiano Armati, esponente di Red Star Press, sottolinea l’importanza di questa presenza, denunciando la strumentalizzazione della storia del movimento operaio e democratico.
L’equazione, secondo Armati, tra la ricerca di giustizia sociale e la negazione dei principi democratici è una pericolosa distorsione che impone una presa di posizione netta.
Red Star Press non si considera una soluzione definitiva, ma un percorso collettivo, popolare e democratico, un antidoto all’oscurantismo e all’autoritarismo.
L’attenzione mediatica concentrata su di loro, pur essendo fonte di disagio, è interpretata come una conferma della loro rilevanza nel panorama politico e culturale.
Pochi metri più in là, lo stand di Lotta Comunista, silenzioso e distaccato, offre un contrasto eloquente.
La scelta di non rilasciare dichiarazioni suggerisce una volontà di concentrazione sull’opera e sulla relazione diretta con i lettori, evitando di alimentare polemiche che potrebbero distogliere l’attenzione dalle tematiche centrali.
La vicinanza ai volumi di Red Star Press, tuttavia, sottolinea un’affinità ideologica e un comune impegno nella difesa dei valori della giustizia sociale e della liberazione.
L’aria che si respira è quella di un dibattito in corso, un confronto tra visioni del mondo e strategie per un futuro più giusto e democratico.






