Umbria, Futuro Digitale: Ridisegnare la Sanità con il Fascicolo Elettronico

Ridisegnare il futuro della sanità umbra: il Fascicolo Sanitario Elettronico come motore di innovazione e centralità del pazienteUn workshop di cruciale importanza si è recentemente concluso a Foligno, nella sala Alesini del presidio ospedaliero San Giovanni Battista, focalizzato sull’implementazione e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) in Umbria.

L’evento, coordinato dalla Dott.ssa Sonia Ercolani, esperta del Consorzio Suap e affiancata da relatori del prestigioso Politecnico di Milano, ha rappresentato un momento di sintesi e di indirizzo strategico per operatori sanitari, amministratori e stakeholder del territorio.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di profonda trasformazione digitale del sistema sanitario regionale, con l’obiettivo di centralizzare la gestione delle informazioni sanitarie, ottimizzare i processi assistenziali e promuovere un modello di cura sempre più orientato al paziente.
L’implementazione del FSE non è semplicemente un’adozione tecnologica, bensì un vero e proprio cambiamento culturale che richiede l’impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti.
Per questo motivo, l’evento ha presentato un programma dettagliato che prevede l’attivazione di figure chiave: gli “Ambassador” e i “Change Agent”, veri e propri catalizzatori di questo processo di transizione digitale.
Il loro ruolo è quello di facilitare l’adozione del FSE tra i professionisti sanitari e, soprattutto, tra i cittadini, attraverso un percorso di formazione, sensibilizzazione e supporto continuo.
La Dott.ssa Orietta Rossi, Direttore dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, ha espresso con chiarezza la volontà della struttura di assumere un ruolo proattivo in questa trasformazione, sottolineando la necessità di integrare il FSE nei flussi di lavoro quotidiani e di creare un ponte diretto tra la cartella clinica elettronica e il Fascicolo Sanitario.

Un aspetto particolarmente incoraggiante è l’adozione pressoché universale (circa il 100%) della firma elettronica da parte del personale sanitario, requisito imprescindibile per l’invio sicuro e tracciabile della documentazione clinica.

Tuttavia, il workshop ha anche evidenziato alcune criticità.

Il Dott. Mauro Zampolini, Direttore del dipartimento di Riabilitazione dell’Usl Umbria 2, ha sottolineato che circa la metà dei pazienti non ha ancora rilasciato il consenso all’utilizzo del FSE.
Questo dato, significativo, riflette la necessità di un’azione di comunicazione più mirata ed efficace, che spieghi in modo chiaro i vantaggi concreti del Fascicolo sia per i cittadini che per i professionisti.
Spesso, la percezione di un impegno digitale aggiuntivo scoraggia l’utilizzo, soprattutto tra i colleghi, mentre i pazienti faticano a comprendere appieno i benefici di una gestione centralizzata delle proprie informazioni sanitarie.

La strategia di comunicazione si arricchisce con l’utilizzo intelligente dei social network e di canali digitali innovativi, per raggiungere un pubblico ampio e diversificato.
L’iniziativa si colloca in parallelo al lancio ufficiale della campagna di comunicazione regionale sul FSE 2.0, che conferma l’eccellenza umbra in questo ambito.
I dati preliminari sono estremamente positivi: l’Umbria ha già raggiunto l’83,6% dei documenti conferiti al FSE, con una copertura totale dei medici di medicina generale e l’adozione dello standard CDA2 per la produzione dei documenti clinici.

La “Campagna FSE in Tour”, con i suoi sportelli mobili, i facilitatori digitali e gli eventi informativi, porterà direttamente il FSE nelle 12 Zone sociali dell’Umbria.
Il nuovo sito web, integrato nel portale “Umbria in Salute”, offre accesso immediato a informazioni dettagliate e materiali di supporto, creando un ponte virtuale tra i cittadini e i servizi sanitari regionali.

L’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta un investimento strategico per il futuro della sanità umbra, un’opportunità per migliorare la qualità delle cure, promuovere la partecipazione attiva del paziente e costruire un sistema sanitario più efficiente e sostenibile.

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