Piemonte, record di raccolta differenziata: +1% e sfida al 2025

Il Piemonte consolida il suo ruolo di eccellenza nella gestione dei rifiuti urbani, registrando nel 2024 un incremento significativo nella raccolta differenziata.

Il dato complessivo si attesta al 68,9%, un miglioramento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente, testimoniando un impegno crescente da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali.

Questo risultato posiziona la regione in una fascia alta a livello nazionale, riflettendo una strategia di gestione ambientale lungimirante e orientata alla sostenibilità.

L’analisi per cittadino rivela che, in media, ogni residente piemontese ha destinato alla raccolta differenziata circa 360 chilogrammi di rifiuti, mentre i 163 chilogrammi rimanenti sono finiti nell’indifferenziato – un aumento marginale, di un chilogrammo, rispetto al 2023, che invita a un’ulteriore riflessione sulle abitudini di consumo e sulla necessità di ottimizzare la corretta separazione dei materiali.

Un elemento cruciale è l’aderenza a un quadro normativo regionale che mira a contenere la produzione di rifiuto indifferenziato a un massimo di 126 chilogrammi per abitante entro il 2025, con obiettivi specifici per la Città di Torino, che prevedono una deroga temporanea.

A livello provinciale, si registra un quadro positivo: tutte le realtà superano la soglia del 65% prevista dalla normativa nazionale e dal piano regionale, con Vercelli, Cuneo, Biella, VCO e Novara che si distinguono per aver già superato il 70%, un traguardo che la regione si propone di consolidare entro il 2026.

Un risultato particolarmente incoraggiante è quello della Città Metropolitana di Torino, che per la prima volta raggiunge il 65%, superando la media degli enti di questo tipo.

La diffusione di pratiche virtuose è evidente nel numero crescente di comuni virtuosi: ben 792 comuni, rispetto ai 775 del 2023, superano il 65% di raccolta differenziata.

Questo dato, contestualizzato, rivela una particolare attenzione da parte dei centri più piccoli, con la maggioranza dei comuni virtuosi (86%) che contano meno di 5.000 residenti, sottolineando come un impegno diffuso, anche a livello locale, sia fondamentale per il successo di questa iniziativa.

La Regione Piemonte dimostra un forte sostegno economico a questo processo, stanziaendo 3,5 milioni di euro nel biennio 2024-25 per migliorare ulteriormente la raccolta differenziata.
L’impegno finanziario non si ferma qui: nel 2026 sono previsti ulteriori 14,15 milioni di euro, provenienti da fondi regionali e comunitari (Fesr 2021-2027), destinati a sostenere i consorzi di area vasta, con una particolare attenzione alla prevenzione e all’applicazione di tecnologie innovative nel settore del riciclaggio, segnando un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine.
La sfida futura si concentra sull’ottimizzazione delle infrastrutture e sull’implementazione di campagne di sensibilizzazione mirate, in grado di coinvolgere attivamente i cittadini e di promuovere un’economia circolare sempre più efficiente.

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