Cigliano, ex Ilva: un barlume di speranza per i lavoratori

Il nodo cruciale della vertenza ex Ilva di Cornigliano, afflitto da anni di incertezze e disperazione per i lavoratori, sembra ora trovare un primo spiraglio di speranza.

A seguito di un tavolo di confronto a Roma, che ha visto protagonisti la sindaca di Genova Silvia Salis, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, emerge un impegno concreto da parte della struttura commissariale: la riattivazione, nelle prossime settimane, della linea di zincatura, con una produzione integrata a quella della banda stagnata.

Questa decisione, accompagnata dalla garanzia di mantenere i livelli occupazionali precedentemente annunciati – 585 lavoratori attivi e 70 in formazione a rotazione – costituisce una risposta tangibile alle legittime rivendicazioni del personale.

La sindaca Salis ha sottolineato come questo primo passo si affianchi a una disponibilità di lungo periodo, espressa senza ambiguità dal ministro Urso, di intervenire con risorse pubbliche qualora l’offerta privata per l’acquisizione dell’ex Ilva si rivelasse insufficiente a tutelare il futuro degli stabilimenti, dei posti di lavoro e delle retribuzioni.

Questo elemento, cruciale, rappresenta una rete di sicurezza per la salvaguardia del patrimonio industriale e umano del territorio.
La risoluzione del presidio dei lavoratori, auspicata e accolta con favore, testimonia la volontà di voltare pagina e di orientarsi verso un percorso di collaborazione costruttiva.
La richiesta di un piano industriale concreto, condiviso e sostenibile, risuona come un monito a superare la logica delle promesse non mantenute che hanno segnato la storia della vertenza.

La recente ondata di tensione sociale, che ha visto i lavoratori scendere in piazza per difendere il loro diritto al lavoro, ha messo a dura prova la città.
La sindaca Salis ha ribadito la sua ferma solidarietà ai lavoratori, partecipando attivamente alle manifestazioni e intervenendo direttamente per disinnescare situazioni di potenziale escalation. Condanna, con fermezza, gli episodi di violenza che hanno macchiato il contesto, esprimendo particolare vicinanza ai lavoratori della Uilm, vittime di aggressioni.

La violenza, in ogni sua forma, è inaccettabile e non può fornire pretesti a chi intende strumentalizzare le complesse vertenze industriali.
L’amministrazione comunale, sin dall’inizio, si è schierata inequivocabilmente a fianco dei lavoratori, consapevoli delle loro esigenze e delle difficoltà affrontate.

La vigilanza costante e la richiesta di trasparenza rimangono prioritarie, poiché la partita è ancora aperta e Genova necessita di certezze concrete, non di vaghe promesse.

La sfida futura richiederà un impegno continuo e una visione strategica a lungo termine, capaci di garantire la riqualificazione industriale del sito e la salvaguardia del tessuto sociale e produttivo del territorio.

Il futuro dell’ex Ilva e delle sue comunità dipende dalla capacità di costruire un patto di fiducia e responsabilità tra tutte le parti coinvolte.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap