Piemonte, record di raccolta differenziata al 68,9%

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Il Piemonte consolida la sua leadership nella gestione dei rifiuti urbani, registrando nel 2024 un significativo incremento della raccolta differenziata, attestata al 68,9%.

Questa performance, in crescita rispetto al 67,9% del 2023, dimostra un impegno crescente da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali verso un modello di economia circolare.
Ogni residente piemontese ha conferito alla raccolta differenziata circa 360 kg di materiali riciclabili, mentre i rifiuti indifferenziati pro-capite si attestano a 163 kg, un aumento marginale rispetto all’anno precedente, ma comunque inferiore agli obiettivi prefissati.
Un’analisi provinciale rivela un panorama virtuoso: tutte le province piemontesi hanno superato la soglia minima del 65% imposta dalla normativa nazionale, con Vercelli, Cuneo, Biella, VCO e Novara che si distinguono per aver già varcato la barriera del 70%, un traguardo che si rende obbligatorio a livello regionale entro il 2025 e che sarà verificato attraverso i dati del 2026.

Un’ulteriore nota positiva proviene dalla Città Metropolitana di Torino, che per la prima volta raggiunge il 65%, superando la media di enti simili.

Questi dati, frutto del costante monitoraggio dell’Osservatorio Rifiuti della Regione Piemonte, attivo dal 2001, delineano un percorso di miglioramento continuo.

“Questi risultati testimoniano la maturità e la sensibilità ambientale del nostro territorio,” afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, sottolineando come la raccolta differenziata non sia solo un obbligo legislativo, ma anche un investimento nel futuro.

La legislazione regionale stabilisce obiettivi ambiziosi per la riduzione dei rifiuti indifferenziati pro-capite, fissando un limite massimo di 126 kg annui entro il 2025, con una deroga per Torino, che prevede 159 kg entro il 2024 e 126 kg entro il 2028.

Questi target puntano a incentivare comportamenti più responsabili e a promuovere la prevenzione alla fonte.
L’impegno del Piemonte si riflette anche nell’aumento del numero di comuni che superano il 65% di raccolta differenziata, salito a 792 (contro i 775 del 2023), con un coinvolgimento crescente della popolazione, attestato al 67%.

Un dato significativo è rappresentato dai 610 comuni che superano il 70% e dai 181 che raggiungono l’82%, con una prevalenza di piccole realtà, dove la partecipazione dei cittadini si rivela cruciale.
La maggior parte di questi comuni virtuosi ha meno di 5.000 abitanti, evidenziando come l’impegno locale possa fare la differenza.

Per sostenere e accelerare ulteriormente questo percorso di transizione ecologica, la Regione Piemonte ha stanziato 3,5 milioni di euro per il biennio 2024-2025, destinati a migliorare l’efficienza della raccolta e a promuovere iniziative innovative.

Inoltre, sono previsti ulteriori finanziamenti, per un totale di 14,15 milioni di euro, provenienti da fondi regionali e comunitari (FESR 2021-2027).
Questi fondi saranno utilizzati per sostenere i consorzi di area vasta, con un focus particolare sulla prevenzione della produzione di rifiuti e sull’implementazione di tecnologie avanzate per il riciclaggio, contribuendo a creare un sistema di gestione dei rifiuti sempre più sostenibile e allineato con i principi dell’economia circolare.