26 febbraio 2025 – 15:45
Per Benjamin, il bambino di 6 anni dal sorriso timido e dagli occhi curiosi, la pace rappresenta l’assenza di guerre. Sofia, invece, associa la pace all’amicizia. Ogni bambino della classe ha espresso il proprio concetto di pace: alcuni sottolineando l’importanza di stare insieme, altri enfatizzando la risoluzione pacifica dei conflitti e la capacità di superare le diversità. Dopo un lavoro sul significato delle parole, gli alunni della classe 1 C della scuola elementare Aurora hanno preso delle magliette bianche e le hanno trasformate in tele su cui disegnare i pezzi colorati di un puzzle. Alcuni hanno scritto la parola “Pace” in cinque lingue diverse: Salam, Shalom, Paix, Paz. Infine, Pace. Indossate le magliette decorate, i bambini sono corsi per le strade festose.Il tema della pace è stato al centro del corteo di carnevale che ha animato i quartieri di Aurora e Barriera di Milano. Seicento partecipanti si sono mossi dalla Circoscrizione 7 lungo diverse vie fino a raggiungere il Sermig per poi tornare al punto di partenza. L’intento era quello di colorare il quartiere con allegria spiega Gioacchino Perri del Comitato Cittadino Quadrilatero Aurora che ha promosso la sfilata con lo scopo di mostrare come tanti bambini italiani possano stare uniti.Nel corteo si sono uniti genitori e insegnanti provenienti da venti classi delle scuole primarie della zona insieme alla Rusnenta, maschera tradizionale del Borgo Dora. Nei corridoi delle scuole multietniche celebrare insieme significa apprezzare la diversità come ricchezza. I bambini non fanno distinzioni linguistiche o etniche ma si riuniscono in armonia. Gli alunni della classe 3 A hanno creato pettorine con il simbolo della pace in LIS per aiutare un compagno con problemi uditivi.L’auspicio è che la spontanea allegria dei più piccoli possa essere d’esempio per gli adulti: l’inclusione è un concetto compreso solo dagli adulti; ai bambini non occorre spiegarlo poiché sono loro a mostrarci come accogliere le differenze con naturalezza e gioia.
