Trafici di fuochi d’artificio: scoperta e sequestro a Taranto

Nel tessuto urbano di Taranto, in un’operazione mirata a prevenire rischi per la sicurezza pubblica in prossimità delle festività di fine anno, la polizia ha interrotto un’attività illecita riguardante il traffico abusivo di artifici pirotecnici.

Due uomini, residenti a Taranto e di 37 e 36 anni, sono stati formalmente denunciati per associazione a delinquere finalizzata al commercio illegale e alla detenzione non autorizzata di materiali esplodenti di natura proibita.

L’azione è stata resa possibile da un’intensificazione delle attività di controllo da parte del team artificieri della Questura di Taranto, che, anticipando i rischi connessi all’uso incontrollato di fuochi d’artificio, ha potenziato le indagini in diversi quartieri, tra cui il Paolo VI.

Le investigazioni, supportate da informazioni preliminari e attività di osservazione discreta, hanno fatto emergere un quadro preoccupante: un volume significativo di artifici pirotecnici veniva movimentato in violazione delle normative vigenti.

L’indagine ha preso la piega decisiva con l’individuazione e l’iniziale fermo di un acquirente, sorpreso a bordo del proprio veicolo con materiale sospetto.
Nonostante un atteggiamento inizialmente elusivo, l’uomo ha permesso agli artificieri di identificare il presunto fornitore, un 37enne già noto alle autorità e sottoposto alla misura di sorveglianza speciale, una condizione che imponeva un controllo più stringente delle sue attività.
La perquisizione domiciliare presso l’abitazione del presunto venditore ha rivelato una situazione di grave pericolo: circa settanta manufatti esplodenti artigianali, realizzati in maniera rudimentale e accumulati in due stanze in condizioni di estrema precarietà e totale assenza di etichettatura – un chiaro indicatore della loro pericolosità e illegalità.
L’assenza di etichettatura rendeva impossibile la tracciabilità dei materiali e ne comprometteva la sicurezza d’uso.
L’inchiesta non si è fermata qui.

Un’ulteriore attività di controllo, estesa a un garage situato a Sava, comune limitrofo e di proprietà dell’acquirente, ha portato al sequestro di ulteriori settantadue manufatti esplodenti, prevalentemente di forma cilindrica, e circa dieci chilogrammi di petardi e artifici pirotecnici, alcuni dei quali provvisti di etichettatura – forse provenienti da canali legali, ma comunque finiti in mani illegittime.
L’intero lotto di materiali sequestrati, custoditi in assenza delle necessarie autorizzazioni e in quantità decisamente superiore ai limiti consentiti dalla legge, è stato affidato a ditte specializzate per la successiva e sicura distruzione, eliminando così una potenziale minaccia per l’incolumità pubblica e scongiurando possibili incidenti durante le imminenti festività.
L’azione sottolinea la crescente attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico illecito di artifici pirotecnici, un fenomeno che, oltre a rappresentare una violazione di legge, mette a serio rischio la sicurezza dei cittadini.

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