- pubblicità -
- pubblicità -

Marghera, crollo del cavalcavia: indagine si allarga, 7 funzionari coinvolti.

- Advertisement -

Il 3 ottobre 2023, un evento tragico ha scosso la comunità veneta: il crollo di un autobus dal cavalcavia autostradale a Marghera, causando la perdita di 22 vite umane e lasciando 14 feriti.

A distanza di oltre venti mesi, la Procura di Venezia ha concluso un’articolata indagine, segnata da complesse valutazioni tecniche e ripetute richieste di proroga, necessarie per ricostruire la dinamica del disastro e identificarne le responsabilità.

L’inchiesta, inizialmente concentrata su un ristretto numero di persone, si è ampliata coinvolgendo ora sette funzionari del Comune di Venezia.

Questo ampliamento riflette la progressiva emergenza di una rete di potenziali negligenze e omissioni che potrebbero aver contribuito al crollo.

Le accuse, formulate in diverse ipotesi, spaziano dalla mancata manutenzione del cavalcavia, con particolare attenzione alla verifica della stabilità strutturale e all’individuazione di eventuali segni di degrado, alla presunta inosservanza di protocolli di sicurezza relativi al traffico veicolare in prossimità di opere d’arte stradale.
La complessità del caso risiede non solo nell’entità delle perdite umane, ma anche nella necessità di ricostruire un quadro dettagliato delle decisioni amministrative e delle valutazioni tecniche che hanno preceduto il disastro.
Si stanno esaminando documenti relativi a sopralluoghi, perizie, relazioni tecniche e verbali di riunioni, al fine di accertare se siano state trascurate o sottovalutate evidenze di potenziale pericolo.
L’indagine si concentra ora sull’analisi del rapporto tra l’amministrazione comunale e la società incaricata della manutenzione del cavalcavia, verificando la correttezza delle procedure di affidamento, il rispetto dei capitolati contrattuali e l’efficacia dei controlli di qualità.
Si stanno inoltre valutando le responsabilità connesse alla gestione del traffico, alla segnaletica stradale e all’implementazione di misure preventive volte a garantire la sicurezza degli utenti della strada.
L’evento ha sollevato interrogativi cruciali sulla governance delle infrastrutture, sulla necessità di rafforzare i controlli e sulla responsabilità delle amministrazioni pubbliche nel garantire la sicurezza dei cittadini.

La conclusione delle indagini segna l’inizio di un percorso giudiziario che mira a fare luce sulle cause del crollo e a determinare le responsabilità, auspicando che questa tragedia possa servire da monito per il futuro e stimolare un miglioramento sistemico nella gestione delle infrastrutture pubbliche.
La vicenda sottolinea la fragilità delle opere d’arte stradale e l’imperativo di investire in manutenzione preventiva, sorveglianza continua e un rigoroso rispetto delle normative di sicurezza.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap