Il fallimento delle modifiche alla legge elettorale regionale è evidente, come sottolineato da Rete Civica ed Europa verde. Le proposte di legge presentate non hanno portato a una vera riforma, ma si è tornati solo alle tre preferenze senza garantire la parità di genere. La stabilità del governo, che avrebbe dovuto essere il fulcro della legge, è stata completamente trascurata.Inoltre, l’approvazione della legge con una maggioranza esigua e senza coinvolgere la minoranza consiliare renderà necessario un referendum confermativo. Questo significa che sarà la volontà popolare a decidere sul destino della legge elettorale regionale.La mancanza di tempistiche adeguate è un altro aspetto critico sottolineato da Rete Civica ed Europa verde. Nonostante i quattro anni a disposizione per una riforma completa, si è approvata una modifica minima troppo tardi. La richiesta di un referendum confermativo bloccherà l’entrata in vigore della legge in tempo per le elezioni regionali del 2025, rendendola inefficace per questa tornata elettorale.In definitiva, il sistema elettorale regionale rimarrà invariato per le prossime elezioni regionali del 28 settembre, dove si voterà ancora con la preferenza unica.
Fallimento riforma legge elettorale regionale: mancanza di vera riforma e parità di genere. Stabilità governo trascurata, necessario referendum confermativo per decisione popolare. Tempistiche inadeguate bloccano entrata in vigore legge.
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