L’anno 2024 ha segnato una ripresa vigorosa nel settore delle infrastrutture di rete TLC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) in Italia, con una crescita significativa, pari all’8,7%, che ha portato gli investimenti a quota 7,05 miliardi di euro.
Questo dato, emerso dalla Relazione Annuale dell’Autorità per le Comunicazioni (Agcom) e presentato al Senato dal suo presidente, Giacomo Lasorella, riflette un dinamismo interno alimentato principalmente dall’espansione delle reti a banda larga fissa, ma con implicazioni di vasta portata per l’intero ecosistema digitale nazionale.
Questa impennata non è semplicemente un numero, ma l’espressione di una strategia complessa e diversificata.
Il focus primario rimane la fibra ottica, elemento cruciale per la digitalizzazione del Paese, con un’accelerazione mirata a colmare il divario digitale tra aree urbane e rurali.
La rete fissa, e in particolare la fibra, si conferma quindi il motore principale di questa crescita, garantendo una connettività più rapida e affidabile per famiglie, imprese e pubblica amministrazione.
L’investimento in fibra non è solo una questione di velocità di connessione, ma è un abilitatore per l’innovazione in settori come la sanità digitale, l’istruzione a distanza, il lavoro agile e la smart city.
Tuttavia, il respiro di questa crescita non si limita alla sola rete fissa.
L’evoluzione tecnologica, guidata dall’avvento del 5G e delle future generazioni di reti mobili, sta spingendo a investimenti complementari in infrastrutture wireless, con un’attenzione particolare alla densificazione delle reti e all’implementazione di soluzioni innovative come il network slicing.
Il 5G, infatti, non è solo una questione di maggiore velocità di download, ma rappresenta una piattaforma tecnologica capace di supportare una vasta gamma di servizi e applicazioni, dalla guida autonoma all’industria 4.
0, dalla realtà aumentata alla telemedicina.
La Relazione Agcom mette in luce anche l’importanza degli investimenti in infrastrutture passive, come i cavidotti, le torri di telecomunicazione e i data center, che costituiscono la spina dorsale delle reti TLC e ne garantiscono la resilienza e la scalabilità.
Questi investimenti, spesso sottovalutati, sono fondamentali per sostenere la crescita futura del settore e per garantire la qualità dei servizi offerti agli utenti.
Inoltre, l’Autorità evidenzia la necessità di una maggiore collaborazione tra gli operatori di rete, i fornitori di contenuti e la pubblica amministrazione per ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture esistenti e per evitare duplicazioni di investimenti.
La condivisione delle infrastrutture, ad esempio, può contribuire a ridurre i costi e ad accelerare la diffusione della banda larga in aree difficili da raggiungere.
Il dato di crescita dell’8,7% del 2024 si inserisce in un contesto di ambiziosi obiettivi nazionali per la digitalizzazione del Paese, delineati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il PNRR destina infatti risorse significative allo sviluppo delle infrastrutture TLC, con particolare attenzione alla copertura della banda ultralarga e alla diffusione del 5G.
In conclusione, l’incremento degli investimenti in infrastrutture TLC testimonia la crescente importanza del settore per l’economia italiana e per la competitività del Paese nel contesto globale.
La crescita trainata dalla fibra ottica, supportata dall’evoluzione del 5G e da investimenti complementari, apre la strada a nuove opportunità di sviluppo e di innovazione, contribuendo a ridurre il divario digitale e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
L’impegno costante dell’Agcom e la collaborazione tra tutti gli attori del settore saranno cruciali per trasformare questa crescita in un vantaggio competitivo duraturo.