lunedì 8 Settembre 2025
11.8 C
Aosta

Tragico incidente aereo a Catania: fattori complessi alla base della perdita di controllo.

L’indagine sull’incidente aereo del 12 febbraio 2020, che ha visto la tragica perdita delle vite di Stefano Baldo, istruttore di volo esperto di 53 anni, e Gioele Bravo, giovane allievo dell’istituto aeronautico di Catania di soli 20 anni, non ha potuto determinare una singola, univoca causa determinante.

L’evento, conclusosi con l’impatto al suolo e l’incendio dell’aeromobile Tecnam P2002 decollato dall’Aeroporto di Catania Fontanarossa, appare piuttosto frutto di una complessa interazione di fattori, che hanno portato alla perdita di controllo e all’esito fatale.

L’analisi, condotta dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), suggerisce che l’incidente sia stato innescato da un’iniziale perdita di controllo durante una missione addestrativa mirata a sviluppare le competenze dei piloti in scenari operativi particolarmente critici.

Questi includevano la gestione della vite incipiente – un’oscillazione incontrollata attorno all’asse verticale – e la simulazione di emergenze trim, che richiedono rapide e precise correzioni per mantenere l’assetto dell’aeromobile in condizioni di picchiata o cabrata.

L’assenza di una rimessa in assetto efficace dopo la perdita di controllo iniziale ha portato, secondo l’ANSV, allo sviluppo progressivo di una vite incontrollabile, che ha precluso qualsiasi possibilità di recupero.

Sebbene non sia possibile stabilire con certezza il contributo specifico di ciascun fattore, l’indagine ha identificato elementi che hanno contribuito a rendere la situazione particolarmente precaria.

Un aspetto cruciale emerso è l’altezza a cui è stata condotta la fase di addestramento.
L’ANSV sottolinea che l’altitudine operazionale potrebbe non aver garantito margini di sicurezza adeguati per affrontare le impreviste e potenzialmente rapide evoluzioni che si sono verificate.

In altre parole, la mancanza di un’altitudine di sicurezza avrebbe limitato le opzioni di manovra disponibili per il pilota, rendendo più difficile, se non impossibile, correggere la traiettoria di volo e prevenire l’impatto.
L’indagine pone quindi l’attenzione non solo sulla sequenza degli eventi, ma anche sulla valutazione del rischio associata al tipo di addestramento condotto e sull’adeguatezza delle procedure operative.

Si sottolinea la necessità di un’analisi più approfondita della formazione specifica ricevuta dall’istruttore e dall’allievo, considerando le dinamiche psicologiche e cognitive che possono influenzare il processo decisionale in situazioni di emergenza.
L’incidente evidenzia, in definitiva, la complessità della formazione avanzata in aviazione e l’importanza di una cultura della sicurezza che promuova una valutazione continua dei rischi e l’adozione di misure preventive adeguate.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -