12 marzo 2025 – 12:15
Stefania Nobile, Davide Lacerenza e Davide Ariganello, attualmente agli arresti domiciliari dal 4 marzo, hanno scelto unanimemente di non rispondere durante i rispettivi interrogatori di garanzia con la giudice Alessandra Di Fazio. Indossando abiti distinti e mantenendo il silenzio come richiesto dalla misura cautelare, i tre imputati sono stati rappresentati all’uscita dal Tribunale dal loro legale, l’avvocato Liborio Cataliotti di Bologna. Con fiducia nelle autorità investigative e nella polizia, Cataliotti ha garantito totale collaborazione nell’indagine da parte dei suoi clienti.Le accuse di autoriciclaggio, favoreggiamento della prostituzione e detenzione di sostanze stupefacenti presso la Gintoneria di via Napo Torriani sono state affrontate con prudenza dall’avvocato: “Al momento non possiamo rispondere in quanto non siamo a conoscenza delle prove a supporto. Non abbiamo richiesto la revoca o l’allentamento della misura cautelare per Nobile e Lacerenza, ma per Nobile è stata preannunciata un’istanza al Tribunale del riesame.”Nel frattempo, il nucleo investigativo della Guardia di Finanza milanese, guidato dal pm Francesca Crupi, ha ascoltato le testimonianze delle ragazze frequentatrici del locale e dei dipendenti. Le dichiarazioni confermano l’esistenza di un giro illegale di prostituzione e droga all’interno della Gintoneria: “Eravamo disponibili a interagire direttamente con i clienti all’interno del locale o venivamo chiamate per soddisfare richieste particolari,” riporta un estratto delle testimonianze raccolte.La complessa indagine continua a delineare un quadro dettagliato delle attività illegali svolte all’interno del locale notturno. La difesa degli imputati rimane salda nella decisione di non fornire dichiarazioni fino a quando non saranno resi noti tutti gli elementi a carico dei loro assistiti.